Pensieri che producono oggetti che producono pensieri

Arte

Piazza Guglielmo Marconi 7 , Aversa , CE, 81031, Italia
07/02/2025 - 23/02/2025

PENSIERI CHE PRODUCONO OGGETTI CHE PRODUCONO PENSIERI
Spazio Vitale, Aversa – Vernissage 07 Febbraio 2025
La galleria Spazio Vitale prosegue nella sua intensa stagione espositiva con una mostra personale di Fausto Rullo ( Napoli, 1973 ), un'indagine pittorica che insegue e interroga il rapporto tra l'uomo e la natura attraverso una rigorosa grammatica cromatica: l’armonica estetica del bianco e il nero. 
L'esposizione si articola in una serie di dipinti e in uno spazio interamente dedicato alla pratica del disegno e dell'arte grafica, dove il tratto essenziale dell'artista diviene rivelatore di tensioni, equilibri e contrasti profondamente radicati nell'esperienza umana.
Formatosi in ambienti accademici, Rullo ha inizialmente sviluppato un linguaggio pittorico ancorato alla tradizione dei grandi maestri, con un'attenzione minuziosa alla tecnica e alla rappresentazione figurativa. Tuttavia, il suo percorso ha subito una svolta significativa attraverso l’influenza di artisti come Franco Silvestro, Mimmo Paladino e soprattutto Andy Warhol con la sua pratica della serigrafia e dell’immagine in serie. Proprio l'incontro con la serialità e il concetto di ripetizione tipico della Pop Art ha portato Rullo a destrutturare l’immagine, trasformando le sue opere in un dialogo costante tra ripetizione e unicità, tra il gesto artistico e la meccanicità del segno.
Parallelamente, nelle opere di Rullo si avverte una continua riflessione sulla crescente interazione tra uomo e macchina. L'influenza delle componenti elettroniche prima e digitali poi ha contribuito a modellare il suo linguaggio estetico, spingendolo a esplorare la fusione tra il segno manuale e il processo automatizzato. Questo dialogo tra il gesto umano e la riproduzione meccanica si traduce in opere che sembrano oscillare tra il naturale e l'artificiale, tra l'organico e il tecnologico, mettendo in discussione i confini stessi tra creazione artistica e progresso tecnico.
Rullo, con un linguaggio pittorico che oscilla tra il figurativo e l'astrazione, esplora la fragilità e la forza di questo legame ancestrale, evocando paesaggi interiori e scenari sospesi in cui la presenza dell'uomo si fonde con la materia naturale immergendosi nel funzionamento delle cose. Nei suoi lavori, il bianco e nero non sono semplicemente una scelta estetica, ma un vero e proprio dispositivo espressivo che amplifica il senso di universalità del tema affrontato: il pieno e il vuoto, la presenza e l’assenza, la natura e l’artifizio che diventano esplorazioni quotidiane della condizione umana.
Solo attraverso una continua indagine dell’esistente che l’artista tira fuori i suoi temi principali: il funzionamento delle cose, l'amore e la tensione sessuale, il rapporto della natura con l’uomo/macchina fino al tema della censura e della guerra. Le sue opere evocano un universo complesso, in cui il desiderio si intreccia con il limite imposto, e il corpo, spesso frammentato o stilizzato, diviene campo di battaglia tra istinto e restrizione. L'artista si muove così con lucidità tra il fascino del progresso tecnologico e le sue implicazioni più profonde, riflettendo sulle dinamiche del controllo e della libertà espressiva.
Inoltre nella sala dedicata ai disegni, l’artista si spoglia di ogni artificio per lasciare spazio al gesto puro, alla linea che diviene pensiero visivo. Qui, la natura si rivela nel dettaglio e nella sua essenza primordiale, mentre la figura umana emerge come una traccia fugace, un'eco di una memoria collettiva che si dissolve nel fluire del tempo.
La mostra di Fausto Rullo negli ambienti di Spazio Vitale si pone come un'occasione di riflessione su una tematica quanto mai attuale: il nostro rapporto con il visibile, la ricerca di un equilibrio possibile, la necessità di riconnettersi con le forze primordiali che ci circondano. Attraverso i forti contrasti tra bianco e il nero, l’artista ci invita a riscoprire la bellezza essenziale delle cose e a interrogarci sul nostro ruolo in questo fragile equilibrio.