Mostra di disegni di Ludovico Tommasi ‘Epifanie Agresti tra Fiesole e Firenze

Arte

via del Palmerino 6a, Firenze, FI, 50137, Italia
28/06/2025 - 31/08/2025

La suggestiva cornice di Villa Il Palmerino ospita una mostra di disegni inediti di Ludovico Tommasi a cura di Silvio Balloni, pittore interprete della transizione fra la poetica dei Macchiaioli e quella del Simbolismo. Il corpus di fogli, di proprietà della famiglia Angeli, ci introduce nella dimensione sognante dell’arte di Tommasi, il quale trasfigura liricamente il paesaggio esteso tra la periferia suburbana di Firenze e le colline di Fiesole e Settignano, risuonando nei suoi disegni l’eco delle Myricae di Pascoli, che di Tommasi fu estimatore ed amico: “Sono frulli d’uccelli, stormir di cipressi, lontano cantare di campane”. In questa antologia di intermittenze del cuore la natura rivela tutta la sua poeticità, in vedute di tacita bellezza che ricordano le pagine più liriche di Mario Pratesi, narratore toscano amato e incoraggiato nella sua attività da Vernon Lee, che nella sua collezione ospitava dipinti di Angiolo e Lodovico Tommasi. La raccolta di disegni è arricchita da due dipinti a olio di Tommasi anch’essi mai esposti al pubblico, ideale controcanto dell’opera grafica dell’artista, nonché da due quadri di Carlo Adolfo Schlatter la cui pittura incarna la fase simbolista dell’arte toscana che lo stesso Tommasi inaugura e prefigura. Dall’ampia risonanza del paesaggio agreste, in cui la luce sfolgora vibrante, Tommasi nei suoi disegni trascorre verso atmosfere attenuate da spenti bagliori, mentre il tratto si addensa a sfumare i campi bruniti dalla stagione maturante e la visione si conforta tra le quinte di cipressi e alberi da frutto, ritraendosi nell’intimità del giardino animato da presenze appartate e discrete, sino a concentrare lo sguardo nel recondito limitare dell’hortus conclusus di Villa La Casaccia a Bellariva, dove la luce si cristallizza in tonalità smorzate e affiora un’atmosfera intrisa di un affabile mistero. Questo respiro della visione dall’esterno verso l’interno, conduce Tommasi a indagare la figura umana, prima collocata su ampi sfondi, poi circondata dalla quiete dell’ambiente domestico, che evoca il lento svolgersi delle ore; per cui alla dimensione dello spazio si aggiunge quella del tempo, della sua antica ripetizione, come un’eco, nella mitezza di un dolce romanzo famigliare. L’acuirsi dello sguardo si spinge a isolare profili di uomini che lavorano o dipingono, e donne che attendono alle loro mansioni quotidiane, la cui operosità riflette la disposizione d’animo dell’artista, il quale indugia liricamente sulla commossa innocenza del mondo umile che lo circonda, affettuosamente ravvivato dalla presenza gentile degli animali. Su tutto, prevale il senso di una natura in cui acquietarsi dolcemente, facendola coincidere col nucleo della propria ispirazione, e del proprio destino.
La mostra è inserita nel programma Sconfinamenti / Itinerari lenti tra città e campagna del nostro quartiere, inserita nel cartellone dell’Estate Fiorentina 2025 a cura dell’Associazione Culturale il Palmerino con Casa Museo Schlatter e I Libri di Mompracem e Itaca che ne ha edito il catalogo.