L’artista Daniel Mannini si rapporta con lo sfaccettato dibattito sull’intelligenza artificiale
Arte
Online, Firenze, FI, 50100, Italia
18/09/2025 - 18/10/2025
Da attivo, dinamico e intraprendente sperimentatore, Daniel Mannini (www.danielmanniniart.it) è certamente incuriosito e stimolato dal sistema e dal meccanismo dell'intelligenza artificiale, destinato a entrare ormai in formule applicative, che includono ogni settore e ambito professionale, ma anche appartenente al nostro vivere quotidiano. La dottoressa Elena Gollini ha così spiegato a latere: “Da qui, è scaturita un'intervista dedicata a questa tematica così complessa e permeata da notevoli scissioni sociali nel giudizio e nella valutazione di fondo, che stanno suscitando anche degli accesi e animati dibattiti da parte degli esperti autorevoli, sfociando poi di rimando e di riflesso in una amplificazione di opinioni e pareri eterogenea e talvolta piuttosto contrastante. Senza ombra di dubbi è fondamentale capire e comprendere e avere una propria individuale e libera possibilità di esprimere e manifestare un pensiero convinto e motivato sull'argomento, per offrire a se stessi e agli altri un'occasione di confronto relazionale aperto. Ognuno ha diritto di sviluppare pertanto, una visione autonoma e indipendente, affrancata e spontanea, perché davvero si tratta di un discorso socialmente saliente e rilevante per l'intera opinione pubblica mondiale, sul quale vanno tenuti accesi interesse e sensibilità reattiva e recettiva, in previsione attuale e anche futura". Così, si è andata delineando l'intervista al giovane Daniel Mannini che ha dimostrato una maturità di parametri valutativi coerenti con la propria dimensione umana e creativa.
D: Una tua valutazione più specifica e attinente al comparto artistico e all'ispirazione creativa sulla funzionalità e utilità dell'intelligenza artificiale.
R: Come detto in precedenza, un'educazione adeguata può sicuramente portare dei benefici anche dal punto di vista creativo e artistico, agevolando lo sviluppo di idee. Questo è un aspetto positivo. Credo che la vera differenza per riuscire a ottenere un giusto equilibrio, è quello di unire questi mondi: la tecnologia e l'umano, l'astratto e la realtà. La storia racconta che ci sarà sempre un affaccio verso nuovi sviluppi che funzionano anche da supporto all'arte, ma non per questo deve risultare imprescindibile per tutti, perché senza una metodologia personale non si raggiunge il risultato e sarebbe evidente il suo non giusto utilizzo. Questo è quello che posso dire a riguardo, anche perché nell'esperienza avuta, l'intelligenza artificiale è stata utilizzata solo come bozzetto, dal quale poi ho elaborato e sviluppato la mia poetica artistica.
(Intervista completa su www.elenagolliniartblogger.com)