Mostra personale del vincitore del premio di pittura internazionale Marchionni
Arte, Architettura
martasanti26@gmail.com, Acquafredda, Brescia, 25010, Italia
03/12/2025 - 10/12/2025
Stefano Santi: paesaggi sospesi e architetture visionarie al Museo Ca’ La Ghironda, Bologna
Il pittore e architetto bresciano Stefano Santi inaugura la sua personale al Museo Ca’ La Ghironda di Zola Predosa, dopo la vittoria del Premio Speciale Ca’ La Ghironda, nell’ambito del Premio Internazionale Marchionni 2025, uno dei riconoscimenti più prestigiosi nel panorama dell’arte contemporanea italiana.
La mostra, visitabile fino al 26 dicembre 2025, presenta 30 opere quasi tutte inedite, in cui i paesaggi della terra d’origine dell’artista si trasformano in scenari sospesi tra realtà e immaginazione. Cascine, recinzioni e abitazioni suburbane diventano architetture metafisiche, dove il colore domina e la forma guida lo spazio, dando vita a un linguaggio pittorico originale e immediatamente riconoscibile.
"Questo premio è il riconoscimento del mio percorso poetico e pittorico — dichiara Santi —. La mia arte racconta l’assenza, il silenzio e la luce. Questo riconoscimento mi fa capire che questa poetica è stata non solo compresa, ma anche apprezzata e condivisa. E questo mi rende profondamente felice."
La scelta dell’artista è stata sostenuta dalle critiche Luisa Martani e Laura Martinelli e confermata dalla direzione artistica del MAGMMA, che ha sottolineato:
"Le tele di Santi sono spazi e tracce di paesaggio in cui l’istinto dell’architetto metafisico incontra la pittura. Linee e volumi si animano attraverso il colore, creando atmosfere sospese e suggestive."
Lo storico Alberto Bernardelli aggiunge:
"I quadri di Santi si aprono come sipari silenziosi, trasformando paesaggi domestici e urbani in esperienze emotive e sensoriali. La pittura non rappresenta solo, ma abita lo spazio e lo trasforma."
Il Museo Ca’ La Ghironda, immerso nelle colline bolognesi e custode di opere di rilievo internazionale, offre un contesto ideale in cui la poetica di Santi dialoga con la tradizione del Novecento, confermando la sua posizione di artista contemporaneo emergente dal linguaggio originale, visionario e poetico.


