APOLOGIA DEL NUDO AD OGNI COSTO. Note su Amedeo Del Giudice

Arte

Spazio START Via Cattedrale 14 , Giovinazzo, Bari, 70029, Italia
18/12/2018 - 07/01/2019

APOLOGIA DEL NUDO AD OGNI COSTO.
Note su Amedeo Del Giudice, pittore.
A cura di Massimo Nardi
Presentazione critica di Gaetano Mongelli
Art director Franco Cortese
Presso la galleria d’Arte Contemporanea Spazio START
Via Cattedrale 14 Giovinazzo (Ba)
Vernissage il 18 dicembre 2018 alle ore 19:00
Info 389 1911159

La lunga stagione del Novecento si è esaurita trascinando con sé, tra ascese inebrianti e precipitose cadute, i miseri avanzi delle sue utopie. Azzerando, di conseguenza, ogni possibile sospetto di omologazione e di appiattimento della coscienza creativa che, suffragata da un massimalismo ideologico di dubbia vocazione democratica (per aver imposto, a destra a manca, le ragioni dei più a scapito delle istanze della creatività individuale), rendeva difficile o addirittura negava alla radice la sacrosanta ricerca della propria identità.
Uno status inaccettabile, tanto penalizzante da impedire ai singoli l’affermazione del proprio punto di vista: secondo un bisogno di autonomia imprescindibile per chiunque voglia camminare con le proprie gambe e pensare con il proprio cervello. Un’autonomia che sdoganata dalla gabbia dei pregiudizi (all’insegna di affondi semanticamente penetrabili, benché carichi di una straordinaria forza emblematica), caratterizza – per vocazione naturale – la pittura di Amedeo Del Giudice: protagonista silenzioso, attivo da oltre cinquant’anni tra quegli operatori dell’immagine spesso emarginati dalla cosiddetta «critica elitaria»; ma solitamente coniugata in,majestate,da «Soloni di turno» - di volta in volta intruppati e faziosi – che,poi, di elitario in sostanza hanno ben poco.
Dal momento che, con sempre più insistita frequenza e per varie ragioni, disertano il più rischioso dei loro compiti. Ché, tutto sommato, è quello di aiutare a comprendere ad angolo giro, senza preclusioni mentali o vizi di forma, il mondo della visione scandagliandone i più nascosti ed enigmatici recessi. Un mondo che, da pittore nato, Del Giudice ha puntualmente messo al riparo dalle sopraffazioni, dai conflitti e dalle macerie del secolo scorso. Riscattando allo scoperto il desiderio «di navigare sulle rotte dell’antico», in veste di nocchiero mai sazio di cultura figurativa: una sapientia «tam antiqua et tam nova» che, pur secolarizzata, non solo dà risposte all’Edipo di turno, ma continua a porgli domande. Gaetano Mongelli