Frequentazioni 2020 Mostra Fotografica Collettiva

Arte, Musica, Fotografia

Casa Caprari Maritan– Via San Marco 66, Celeseo, Sant'Angelo di Piove di Sacco, Padova, pd, 345020, Italia
17/01/2020 - 19/01/2020

FREQUENTAZIONI 2020 – Mostra fotografica collettiva
17-18-19 Gennaio 2020
Casa Caprari Maritan– Via San Marco 66, Celeseo di Sant'Angelo di Piove di Sacco (PD) - Inaugurazione venerdì 17.01.20 / h. 18.00

Frequenze Visive, con il patrocinio del Comune di Sant'Angelo di Piove, presenta FREQUENTAZIONI 2020, la mostra che raccoglie i lavori di Francesca Richiedei, Marika Righetto, Cristina Sartorello, Martina Pandrin, Michele Stevanato, Sujatha Giacomazzo e Sara Marangoni che hanno partecipato al corso IL (TUO) PROGETTO FOTOGRAFICO , a cura della fotografa professionista Silvia Pasquetto Photography.
Una foto ben riuscita capita, ma fare un passetto in più, uscire dalla zona confort e raccontare una storia con le proprie foto non è per niente facile. Il percorso è durato 8 mesi: ci sono stati momenti di sconforto per la paura di dover ricominciare da capo, ma alla fine i nostri 7 fotografi hanno raccontato le loro storie fatte di fotografie e di emozioni.

Francesca Richiedei - Il mondo sottosopra
INTRODUZIONE
Questo è il tempo in cui non ci sono più le mezze stagioni e dove gli uragani arrivano anche nei climi temperati. Questo è il tempo in cui il mondo è sottosopra, scosso dalla presenza degli esseri umani che occupano, bruciano e costruiscono, facendo finta che ci sarà sempre un altro pezzo di pianeta da sfruttare. Francesca, incline per natura a colore e forme, usa il linguaggio fotografico per costruire dittici molto gradevoli e accattivanti per l'occhio e un po' meno per il cuore. Un racconto visivo basato sulle omologie ma che parla in realtà delle mille incoerenze degli esseri umani e si interroga su ciò che verrà dopo, ammesso che ci sia un dopo di cui parlare.

Marika Righetto - Crisalide
INTRODUZIONE
C'è un tempo prezioso nella fotografia che è quello che passiamo con le persone che fotografiamo. Marika, fotografa di grande creatività e produttività, dedica un anno di scatti a suo figlio, che diventa il protagonista di una lunga e strepitosa serie, di cui qui vediamo una piccolissima selezione, in cui la relazione si consolida e si fortifica.
Z. ha 11 anni e si affaccia al cambiamento, alla traslazione verso un epoca preadolescenziale che lo renderà via via sempre meno un bambino e sempre di più un ragazzo. Un lavoro delicato, etereo e poetico sulla trasformazione, che è la forza ancestrale che muove le nostre vite attraverso il tempo che scorre. Lo sguardo di una madre, che diventa complice di gioco, e complice dell'integrazione del cambiamento già percettibilmente visibile all'interno della serie.

Cristina Sartorello - Da quando sono cieco vedo le cose più chiare
INTRODUZIONE
La fotografia, quando ha a che fare con gli esseri umani, rimane da sempre uno dei più efficienti strumenti di connessione con l'altro. Questo progetto, a 4 mani, è la storia di un'amicizia che si crea tra Daniele, ipovedente, e Cristina, autrice del progetto. L'intermittenza della visione di Daniele, raccontata attraverso questa alternanza di bianco e nero e colore, si accompagna ad una bellissima sensazione di “essere visto” da parte delle persone che lo circondano, come riporta egli stesso nei suoi diari scritti su carta giallo paglia. La fotografia stessa “lo vede” attraverso lo sguardo di Cristina e lo racconta nel suo essere soggetto, con una visione a tratti molto simbolica, che diventa memoria di esperienze condivise con l'autrice. Una storia di delicatezza, poesia e amicizia raccontata con struggente semplicità in un piccolo libro d'artista, diario e memoria che resta.

Martina Pandrin - Assenze
INTRODUZIONE
Questo è un progetto fortemente personale che era nato per essere, esso stesso, assente alla mostra, ma che nel corso dei mesi si è trasformato e la sua annunciata assenza è diventata presenza.
Quello che Martina racconta è un luogo-non-luogo, che appartiene alla sua biografia, ma che diventa uno scenario rubato all'inconscio collettivo. Il suo ricordo, che rimane criptato, viene decodificato attraverso delle immagini rarefatte, dove l'assenza rimane il soggetto principale. La sua capacità e la sua profondità, la porta a produrre un libro d'artista in tecnica mista con acquerelli, dove la pioggia e le lacrime che depositano sale, lavano e producono altri paesaggi interiori che espandono le fotografie al di fuori dei loro margini. Un lavoro intenso e fortemente poetico, una storia che parla di chi c'è stato e di chi non c'è più. Un progetto potente e raffinato che riesce a farci stare alla presenza dei nostri vuoti, trasformandoli in pura bellezza, in cui farsi cullare senza sentirsi cadere.

Michele Stevanato - Ma liberaci dal male
INTRODUZIONE
Michele incubava internamente questo progetto, già da parecchio tempo. Lo abbiamo osservato uscire dalla sua zona di rischio-sempre-calcolato e, nel passo incerto dell'ignoto, fortificarsi nella precarietà del sondare, al buio pesto, terreni sconosciuti. Un percorso umano oltreché fotografico, per una persona di capacità che ha saputo tirare fuori un lavoro di grande forza narrativa adattandosi agli scossoni dati, con amorevolezza, al suo sistema calcolato al millimetro. Ed è così, che è nato questo progetto, che tante volte ci ha lasciati a bocca aperta, per la raffinatezza delle immagini e la forte personalità dello sguardo. Un lavoro in notturna, sul mistico, su ciò che non può essere definito a parole, che può essere devoto o irriverente a seconda dello sguardo di chi guarda e che parla con grande originalità di qualcosa che è nell'immaginario visivo di tutti.

Sujatha Giacomazzo - L'Universo della conoSc(i)enza
INTRODUZIONE
Quello di Sujatha è stato un percorso in primo luogo interno, che l'ha portata, come succede a volte, a partire da un'idea per poi svilupparne un'altra. La fotografia restituisce senza bugie quello che portiamo dentro e quello che doveva manifestarsi alla fine si è manifestato nel modo che vedrete qui. Ne è uscito un lavoro fresco e leggero, su un mondo che non è accessibile ai più e che è quello dei laboratori di ricerca. Ed è così che si è creato un progetto molto pop, a cavallo tra scienza, fantasia e psichedelia, dove colore e incredibili meraviglie la fanno da padroni. Un punto di vista desueto, dall'interno, che stimola la fantasia del nostro bambino interiore a diventare piccolo scienziato e a scoprire nuove pozioni magiche tra beute e provette fluorescenti.

Sara Marangoni - Fenice
INTRODUZIONE
Sara è un animo di grande potenza creativa. Nonostante il suo tono delicato di voce, ha una forza vocale potente come fotografa. Il suo lavoro, lo abbiamo più volte definito un “autoritratto alternativo”, dove viene usato qualcosa come espediente per parlare di se stessi senza essere fisicamente dentro la foto. La sua ironia noir rende questo racconto di redenzione, un viaggio visivo tragicomico tra l'essere a pezzi e il risorgere dalle proprie ceneri. Una gloriosa fenice che ci strappa un sorriso, perché in fondo gli esseri umani più speciali sono proprio quelli che sanno ironizzare delle proprie zone d'ombra.

INGRESSO LIBERO

Orari di apertura della mostra e programma:
Venerdì 17
dalle 18.00 alle 20.00: Inaugurazione
dalle 19.00 dBEETH – DJ-set di musica classica con Fabio Bonelli
dBEETH è il fascino dei vecchi vinili di musica classica, e dei piccoli tesori nascosti nei loro solchi.
Un dj-set frutto di anni di ricerche tra bancarelle e negozi dell'usato, per arrivare ad una raccolta di capolavori poco noti che vanno dal rinascimento fino ai primi del '900. Un progetto delicato, dal sapore un po' retrò e dal fascino antico, contaminato dall'uso di giradischi e mixer.

Sabato 18
Apertura mostra dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30

Domenica 19
dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30: Apertura mostra + ExPose YouRseLf #16 - Sant'Angelo di Piove di Sacco, un nuovo modo di intendere la lettura portfolio, un format di Simona Guerra e Lisa Calabrese.
Per info e iscrizioni: expose@giornatedifotografia.it