L’energia del blu nella pittura di Roberto Re
Arte
Piazza Maggiore, Bologna, BO, 40120, Italia
30/08/2020 - 29/09/2020
La Dott.ssa Elena Gollini nel commentare la qualità indiscussa e indiscutibile della produzione pittorica di Roberto Re ha dichiarato: “Quando ci si trova di fronte alle opere di Roberto si ha proprio l'impressione che da esse scaturisca e si sprigioni un'enorme e immensa energia, sapientemente controllata e meticolosamente guidata e orientata per ottenere risultati ineccepibili. Nelle fasi di elaborazione ideativa e progettuale e di realizzazione esecutiva si produce un procedimento costruttivo, di lenta, graduale, progressiva e accurata giustapposizione, che non risulta mai fuori controllo, affinché tutto venga a collimare al meglio nella resa finale. Roberto costruisce i quadri come se fossero dei veri e propri manufatti artigianali, li assembla e li plasma prestando attenzione anche al minimo dettaglio e particolare, senza mai lasciarsi fuorviare da valutazioni superficiali e frettolose. L'impulso e l'istinto vengono sempre guidati dalla ratio e la passione viene governata dalla mente. Le rappresentazioni nella loro sintesi astratta e materica paradigmatica acquistano un assunto di connotazione umanistica, per il quale la razionalità presiede alla creazione e la sorregge e la supporta sempre. La pulsione ispiratrice lo sprona e lo incoraggia nel suo ambizioso progetto di ricerca. La densità della stesura e della partitura pittorica privilegia il colore blu e viene accentuata ulteriormente dall'aggiunta di elementi materici come la iuta da sacco, che infonde plasticismo tridimensionale e assimila i quadri alle pitto-sculture di moderna impostazione. Roberto ripercorre gli insegnamenti sempre attuali perpetrati da illustri maestri della storia dell'arte come il grande Alberto Burri, che ha saputo dare un'innovativa prospettiva immaginifica e visionaria proprio usando dei frammenti e dei pezzi di sacco e intassellandoli dentro le composizioni in modo inconsueto e atipico. Roberto suggerisce e invita a fermarsi e a soffermarsi davanti alle opere, compiendo una lettura ravvicinata visiva e anche tattile ed assaporandone la forza vigorosa e incisiva per cogliere appieno la dimensione concettuale insita all'interno. Nella complessa e articolata sfaccettatura della scrittura pittorica e delle stratificazioni materiche la poetica di approccio è percettiva e sensoriale a tutto tondo. L'intero costrutto nelle sue parti coese in sinergia di legame arriva a interpellare il cuore e la mente e penetra nella parte più intima dell'ego fondendosi con essa”.