TEMPO inFAUSTO

Arte, Musica, Teatro, Arti Performative

Teatro La Vicaria, Palermo, PA, 90121, Italia
13/05/2021 - 15/05/2021

TEMPO
INFAUSTO
Lo spettacolo teatrale in cui le opere d'arte vanno in scena tra gli attori
Contemplazioni debutta a teatro con un progetto visionario: l'unione delle arti.
Ogni record battuto è un cronometro fermato, è un tempo che viene scritto. E Fausto Coppi, campione
tra i campioni del ciclismo, stabilirà una lista infinita di record, entrando nella storia dello sport e
fotografando quel tempo. Il suo tempo. Il nostro tempo. Un tempo inFausto.
Lo spettacolo teatrale Tempo inFausto – prima opera da regista di Cesare Inzerillo – non è una
biografia del grande atleta, ma, partendo da alcuni frammenti della sua vita, affronta una riflessione
sul concetto del "tempo" che diventa qui una chiara metafora di vita. E di morte.
In scena tre attori in carne e ossa (Fausto Coppi, interpretato da Eros Carpita; la Scaccina, ovvero
la custode del tempo, interpretata da Iris Barone; e il Chierico, interpretato da Marco Sferruzza,
colui che, cercando il proprio posto nel mondo, inciampa in un equilibrio perfetto fatto di eroi
comuni), e quattro sculture di Cesare Inzerillo (“Fausto Coppi”, “le Sartine”, “Nano con le ali”, “la
Gallina”). Infine, a interrompere questa quiete di tempo sospeso, tre musicisti, (al basso Valerio
Buscetta, al sax Marcello Cinà, alla batteria Dario Sulis), sigillati in una cabina di cellophane a luci
blu, suonano dal vivo accompagnando alcuni momenti dello spettacolo. Fanno da tappeto le musiche
originali, i rumori e i fruscii di Lello Analfino. Il tutto scandito dalla drammaturgia di Loris
Seghizzi, dall’inconfondibile profondità poetica.
Uno spettacolo teatrale in cui le opere d'arte vivono, si esprimono, sono protagoniste e stanno in scena
tra gli attori. Questa è la visione di Contemplazioni che debutta a teatro con una intenzione ben
precisa: riunire le diverse forme di espressione artistica in un luogo ideale, il teatro. È una sfida senza
precedenti.
Come racconta Sara Pallavicini, fondatore insieme a Giovanni Lettini di Contemplazioni «Gli
antichi rappresentavano spesso all'interno della stessa allegoria tutte le arti insieme. La pittura, la
scultura, il teatro, la poesia, la musica (...). Poi si è andati verso una tendenza che le ha volute sempre
più separate. E queste arti, da sorelle, sono diventate figlie uniche. Sempre più slegate dalla loro
iniziale compresenza. Ma cos'è l'arte? La madre di tutte le arti? Allora noi le vogliamo di nuovo
sorelle. E crediamo che il teatro sia il luogo ideale dove ritrovarle tutte insieme. Dove riunire anima
e materia. E in questo, solo la genialità di Inzerillo poteva riuscire attraverso un linguaggio chiaro
e capace di arrivare ad ogni spettatore.»L'anteprima dello spettacolo si è tenuta in questi giorni presso la Vicaria di Emma Dante, uno “spazio
privato, autogestito, autofinanziato, indipendente, aperto, instabile, insubordinato” a Palermo, nel
quartiere della Zisa.
Per informazioni relative allo spettacolo visita il sito www.contemplazioni.it