Giovanni Sanesi – Intravisioni

Arte

Saletta Campolmi, Via Puccetti 3, Prato, PO, 59100, Italia
08/12/2021 - 29/12/2021

La prima mostra personale di Giovanni Sanesi Intravisioni sviluppa un percorso narrativo attraverso tre stadi, tre tappe e tre macro-temi. La mostra apre con un video, Ad Libitum, un video che è un racconto corale del lockdown in una famiglia di diciassette fratelli, quelli dell’artista. Il video è stratificazione di momenti, di attimi che rendono conto di una dimensione temporale straordinaria, nel contesto ordinario- e straordinario- della famiglia. Il video è presentato in proiezione nella prima sala dell’edificio, quella più scura e contenuta, che consente una visione ravvicinata e immersiva.
Dall’ambiente piccolo e domestico della prima sala, che si comporta da soglia sia della mostra, sia del lavoro pittorico dell’artista, sia della vita personale; si passa in una sala di mezzo, più ampia e ben illuminata. Qui le grandi tele di Sanesi ricercano il tema dell’identità, questa è rappresentata attraverso figure solitarie che soffrono di uno stato di perenne attesa e allo stesso tempo si guardano allo specchio, in una luce accecante che è sia formante che deformante, che consente di vedere e che cela. Questa seconda tappa del percorso vede allora una figuratività introspettiva, che pone l’individuo nel suo rapporto con sé stesso.
La terza sala che si presenta come una grande apertura, vede allo stesso modo il tema delle opere aprirsi, dall’io all’altro. Il passaggio da identità a relazioni, al rapporto, al contatto tra individui che è fondamento della vita è raffigurato su tele di tre metri e mezzo per due che sviluppano vari momenti della relazione. Avvicinarsi e distanziarsi, volersi ad amarsi, ma anche non comprendersi e deludersi. Sanesi riscopre la profondità del contatto relazionale attraverso una luce che è, nuovamente, quasi sacrale, e che attraverso il motivo della finestra è sempre protagonista dei lavori.
Lo stile dell’artista si avvicina al realismo simbolista di fine Ottocento, rivelato in una nuova luce neo-simbolista. I gesti delle figure sono eterni e immediatamente comprensibili, perché pur nel realismo della scene di interni raffigurate, questi si elevano a simbolo, muovendosi così dal particolare all’universale e riuscendo nello stabilire una linea sempre leggera e mai superficiale, che parla del nostro tempo, del nostro spazio e delle nostre infinite dinamiche relazionali.
È quindi così che le opere di Giovanni Sanesi vengono alla luce, attraverso un movimento che va dal basso della fotografia quotidiana all’alto del simbolo. Il processo creativo dimostra infatti come il lavoro sviluppino due tempi distinti: da un lato quello dell’istante fotografico, modello di partenza per l’opera, dall’altro quello di un recupero del tempo perduto, di quell’istante ormai fissato e mai dimenticato, un recupero che si traduce nel tempo allungato, finalmente, della pittura.