DIRTY PINK FLORENCE. SEDICI ARTISTE INTERNAZIONALI

Arte

Laboratorio 13 Spazio d’Arte e Sala Artusi, Il Conventino Caffè Letterario, Via Giano della Bella 20, Firenze, FI, 50124, Italia
14/10/2022 - 25/10/2022

Artiste partecipanti: Bay Backner, Alex Baker, Katrina Blannin, K.L. Brown, Ashley Davies, Victoria Febrer, Sandi Goodwin, Marie Julou, Celia Kettle, Rosie Mayell, Josie McCoy, Mistress ES, Lauren Moffatt, Francesca Ricci, Maria J. Serrano, Emma Shapiro.

Mostra curata da Tina McCallan (artista e curatrice), con l’organizzazione di Francesca Ricci (artista) ed Erica Briani Pereyra (artista e scenografa) a Firenze e il supporto tecnico di Josie McCoy (artista).

In occasione dell’apertura del nuovo Laboratorio 13 Spazio d'Arte a cura dell’Associazione Città Sostenibile per il Conventino Caffè Letterario e La Corte Arte Contemporanea (Rosanna Tempestini Frizzi) presentiamo la mostra “Dirty Pink Florence. Sedici Artiste Internazionali”, qui alla seconda tappa dopo l’esordio allo Sporting Club Russafa di Valencia, Spagna, nel 2021.

Inoltre, nel fine settimana del 21 – 23 Ottobre 2022, la mostra, corredata da due visite guidate, è un evento del Calendario OFF del festival L’Eredità delle Donne www.ereditadelledonne.eu, progetto di Elastica, partner fondatori Fondazione CR Firenze e Gucci.

‘Dirty Pink’ propone una selezione di opere rispondenti al concetto di ‘rosa’ con l’obiettivo di tessere un dialogo tra sedici artiste, provenienti da Australia, Italia, Kuwait, Regno Unito, Stati Uniti e Uruguay, e i loro lavori, nonché creare opportunità di esporre a livello internazionale in un panorama artistico (ancora) dominato dalla presenza maschile.

Nel corso dei secoli la percezione del rosa da parte della società è cambiata: è stato considerato femminile, erotico, kitsch, sofisticato o trasgressivo. Secondo Valerie Steele “l'idea di 150 anni di rosa come sinonimo di femminilità fragile è stata messa in discussione. La gente ha preso nuove posizioni nei suoi confronti. Abbiamo visto l'ascesa del rosa millennial come tonalità neutra, ma anche la sua appropriazione da parte delle femministe di tutto il mondo come potente segno sociopolitico” (Valerie Steele, Pink: The History of a Punk, Pretty, Powerful Color", Thames & Hudson, 2018).

È questa appropriazione che affascina l’artista e curatrice Tina McCallan. I lavori in mostra incarnano l'atteggiamento rosa (pink inteso anche come punk) e utilizzano un'ampia gamma di media, dalla pittura al video, alla fotografia, stampa monocromatica, NFT, realtà aumentata, installazione e performance. La mostra si articola in due aree tematiche, “Giunone: mitologia, magia e corpo femminile” e “Minerva: appropriazione ribelle e viaggi pittorici” che si svilupperanno all’interno agli spazi dell’ex convento di Santa Teresa.

Si ringrazia il fotografo Martino Acciaro @ccrmtn per la cortese collaborazione nel documentare la mostra attraverso i suoi scatti.