Vidi e ascoltai

Arte

via del lido 106, latina, lt, 04100, Italia
01/03/2023 - 30/04/2023

Vidi e ascoltai...
“... ἐν τούτωι γὰρ δὴ μάλιστά μοι δοκεῖ ὁ θεὸς ἐνδείξασθαι ἡμῖν, ἵνα μὴ διστάζωμεν, ὅτι
οὐκ ἀνθρώπινά ἐστιν τὰ καλὰ ταῦτα ποιήματα οὐδὲ ἀνθρώπων, ἀλλὰ θεῖα καὶ θεῶν, οἱ
δὲ ποιηταὶ οὐδὲν ἀλλ᾽ ἢ ἑρμηνῆς εἰσιν τῶν θεῶν, κατεχόμενοι ἐξ ὅτου ἂν ἕκαστος
κατέχηται...”
(“... E soprattutto in questo a me sembra che il dio abbia mostrato a noi chiaramente, affinché
non ne dubitassimo, che tutte queste belle opere non sono né umane e nemmeno di uomini, ma
divine e di dei, e coloro che le fanno non sono altro che interpreti degli dei, ispirati da quel dio
dal quale proprio ognuno viene ispirato...”)
Platone, Jone ovvero Del furore poetico, 5
In qualunque realtà o divinità possiate credere, sappiate che, come afferma Platone, chi scrive è
sempre tenuto per mano e accompagnato da un dio. E così tutti gli artisti quando scolpiscono,
dipingono, recitano, o qualsiasi espressione vogliano dare alle loro capacità, da una divinità
invisibile sono guidati.
Tu sei colui che vide, dentro di sé udì e poi ascoltò...
Poiché il demone ti è accanto, e ti suggerisce appoggiato alla tua spalla.
Fucsia dapprima vide, quindi dopo aver posato lo sguardo cominciò ad udire. Ma quello che
udiva proveniva da fuori di sé e non corrispondeva affatto a quello che avrebbe davvero voluto
vedere. Perciò ricominciò da capo. Vide, vide ancora... smise così di udire soltanto, e iniziò ad
ascoltare. E l’ascolto gli svelò il demone interiore, regalandogli finalmente il rumore libero dei
colori e il sibilo audace delle forme dentro di sé, per ricominciare ogni volta, pennellata su
pennellata, fotogramma per fotogramma...
E questo mi dice ora Fucsia:
“Il demone del furore poetico mi è amico ed è qui, accanto a me. Vidi e ascoltai, e così
rappresentai...”
Enrico Smith