CAHIER

Arte

studiounoripartiamodazero, Piazza Castello, 7, Avezzano, AQ, 67051, Italia
03/09/2023 - 28/09/2023

Troppo spesso dimentichiamo che siamo ospiti in questo mondo e, soprattutto, siamo di passaggio. Muoviamo velocemente i nostri passi su una bolla di sapone, sospesa nell’infinito.
Agiamo, pensiamo, proviamo emozioni e sentimenti, calpestando ogni giorno qualcosa di unico, di una durata incerta, come incerta è la risposta all’eterno dilemma che ci tiene in bilico tra le leggi della fisica e una volontà soprannaturale, dove il pensiero si posa - e riposa - per spiegare l’inspiegabile.
Siamo parte di un ecosistema fragile, complesso e connesso, ma senza rendercene conto, alla velocità di un battito di ciglia, siamo stati in grado di alterarne i delicati equilibri, ritrovandoci così alla deriva, come i naufraghi della zattera della Medusa.
Il mondo occidentale di basa su di un sistema capitalistico e consumistico che, unitamente a guerre e pandemie, ha promosso la centralità dell’uomo, delle sue necessità e dei suoi piaceri, potenziandone gli aspetti dell’individualismo e del narcisismo e, se da un lato ha sgretolato l’insieme di valori e certezze condivisi, quali fondamenta di una società “sana”, dall’altro ha creato terreno fertile per l’insorgenza di un atteggiamento nichilistico e rinunciatario davanti a qualsiasi speranza di rinnovamento e miglioramento.
Negli ultimi decenni, se la scienza e la tecnologia hanno fatto notevoli passi in avanti, l’uomo ha invece subito un’involuzione dimenticando la sua “umanità”, troppo preso dal rincorrere, affannosamente e incessantemente, in competizione con sé stesso e con gli altri, eleva i suoi requisiti di appartenenza, rivelandosi alla fine inarrivabile.
Credo, pertanto, che la continuità del genere umano sia affidata alla sua capacità di comprendere ed entrare, non da padrone ma come parte integrante, nell’infinita connessione che lega Terra, Natura e Universo, un campo neutro ed equilibrato, in cui l’intelligenza artificiale può e deve trovare spazio se opera al servizio dell’uomo, come bastone di appoggio, laddove le sue forze non siano sufficienti e come una bussola, che tracci per lui la strada verso un futuro migliore, un futuro che avrà recuperato all’Umanità quanto di buono e puro ha perso nel tempo.