Enzo Pagano – Malinconia della Materia

Arte

via San Paolo , Napoli, Na, 80138, Italia
27/01/2024 - 15/02/2024

Malinconia della materia. " Le toppe, le sarciture, i rammendi, incollati sui supporti e ricoperti di colore disegnano in
superficie figure di una geometria approssimativa entro spazi vuoti, scenari dell’immaginazione, vibranti partizioni
cromatiche, nella convergenza tra elementi materiali, mezzi pittorici o plastici e rimandi simbolici". Sia le esperienze
dell’autonomia della pittura, dei suoi segni, delle sue materie, che quelle dell’esistenzialità di questi fattori appaiono
precondizioni del linguaggio e del lavoro di Pagano, condizioni che ha attraversato e superato conservandole, fino a
giungere al punto in cui anzitutto occorre assumere che la materia è pienamente divenuta il soggetto delle opere, non una
briciola di meno.
Nei dipinti di Pagano domina la terrosità opaca della superficie pittorica. In questa suggestione di materia, noi non ci
scontriamo con il muro dell’oggettualità, al contrario ci immergiamo in essa quasi fiduciosi di ritrovarci. Pagano, ha fede
nella materia, fede nel suo proprio riuscire a essere materia attraverso il lavoro artistico che compie.
Questo aspetto della temporalità è centrale nel lavoro e direi nell’approfondimento dell’essere materia svolto da Pagano.
E alla temporalità si connette il tema della malinconia. Che è tema alchemico, riproposto di frequente sia verbalmente -
concettualmente - che iconicamente dall’artista. Il titolo della prima importante mostra con cui Pagano presenta il suo
lavoro maturo nel 2010 al Castel Nuovo di Napoli è Malinconia Dulcissima Alchymia.
"La temporalità di essere materia è storicità. C’è questa sensibilità nella densa stratificazione di materie - oli, sabbia,
stoffe, talvolta anche carta, su legno, talvolta su tela - delle opere di Malinconia della materia. L’essere nella materia fa
sentire qui la durata, il tempo, il logorarsi della materia, dei rapporti nella materia.