PERFORMA: Una settimana di Performance e incontri

Arte, Arti Performative

via ostiense 234, Roma, RM, 00146, Italia
08/04/2024 - 12/04/2024

Il collettivo nasce nelle aule del corso di laurea in Storia dell’Arte dell’Università degli Studi Roma Tre dall’incontro di quattro studiosx di storia dell’arte italianx e due francesx unite da un desiderio comune: interrogare ed indagare la scena artistica contemporanea, attraverso una lettura critica e consapevole delle complessità delle sue manifestazioni.
Il primo progetto del collettivo: la mostra PERIPHERIES PLURALE(S). Al centro dell’identità artistica. Genius Loci da Parigi a Roma (e da Roma a Parigi), ha avuto la sua prima esposizione dal 22 al 27 giugno 2022 nell’Ex-biblioteca del Mattatoio di Roma. Dopo aver ottenuto il primo premio e il premio speciale della giuria nell’ambito del concorso Étudiants Ambassadeurs de l’Île-de-France 2021-2022, indetto dalla Regione Île-de-France, la seconda tappa della mostra è stata presentata nella periferia di Parigi, all’interno degli spazi espositivi della Tour Orion a Montreuil, dal 21 al 31 ottobre 2023.

PERFORMA: UNA SETTIMANA DI PERFORMANCE e INCONTRI.
Proseguendo l’osservazione della realtà artistica contemporanea, il secondo progetto del CollettivOstiense 234, finanziato dal Dipartimento di Studi Umanistici di Roma Tre, intende attivare dal 8 al 12 aprile all’interno degli spazi universitari una manifestazione dal titolo Performa: una settimana di performance e incontri.
L’interesse nei confronti della performance art si manifesta oggi in diversi discorsi e contesti, ma come un fiume con differenti punti di emersione, esso attraversa la storia delle pratiche artistiche sin dalla metà del secolo scorso. La performance, l’intervento da parte dell’artista in funzione di un “altro” da sé, avviene in un determinato spazio e con un suo definito tempo d’azione coinvolgendo il corpo di chi agisce e quello di chi è presente: l’opera è l’estetica della relazione intrecciata fra questi elementi.
Considerando, dunque, il corpo come denominatore comune delle molte modalità con le quali la performance può esprimersi, quest’ultima rappresenta forse la pratica artistica più adatta a “vivificare la storia”, ad “affermare (o rifiutare) un’esperienza credibile del presente (o del passato) e alimentare speranze di futuro cambiamento culturale”.
A partire da queste premesse, attraverso interventi performativi live, video, fotografici e installativi che intrecciano temporalità, corporeità, esperienza e relazione, il progetto desidera indagare come oggi tali media abitino e influenzino il presente; in che modo vengano recepiti dalle generazioni più giovani e in quale misura costruiscano il nostro essere nel mondo.
Porre tali quesiti all’interno dei locali del corso di laurea in Storia dell’Arte di Roma Tre, significa attribuire alla pratica performativa anche una rivendicazione politica poiché “siamo [ancora] in tanti a credere nelle potenzialità politicamente radicali del corpo in azione”. In particolare, il collettivo riflette sulla necessità di appropriarsi fisicamente degli spazi universitari non più soltanto come luoghi di apprendimento passivo, ma come generatori di attività creatrici. Coinvolgendo l’intera comunità studentesca e non solo, l’obiettivo finale del progetto desidera suscitare un tempo di riflessione e azione che si ponga prospettive future, il desiderio di lanciare un incentivo alle giovani leve di artistx, storicx dell’arte, curatricx, ricercatricx.