DAL “BANG” AI COLORI DELLA VITA

Arte

Galleria Augusto Consorti Via Margutta 52/A, Roma, RM, 00187, Italia
10/05/2024 - 23/05/2024

Una Mostra Epocale della produzione artistica di Giosuè Marongiu. Dieci opere digitali NFT e NFC stereometriche con certificazione Blockchain. Sarà presente Giosuè Marongiu per tutta la durata della mostra, dal 10 al 23 Maggio, per incontrare gli studenti delle scuole, delle Accademie e di chi vorrà approfondire su questo nuovo rivoluzionario linguaggio espressivo dell'arte del nuovo millennio. Sarà presente al vernissage Luigi Paolo Finizio, scrittore e storico dell'arte con una lettera indirizzata a Giosuè Marongiu.

" Massa Lubrense Aprile, 2024
Caro Giosuè, vedo e seguo che la ricerca prosegue imperterrita, tra strumentazioni digitali e immaginazioni virtuali, travalicando i consueti e naturali media espressivi del fare arte. Sei nello spirito più impellente dei tempi, lo spirito dell’artificio di pensieri e linguaggi ‘online’ lo spirito tecnologico di intelligenza artificiale che avanza sempre più nell’arte contemporanea. Sappiamo, tra il secolo scorso e il presente, il clima artistico come il dibattito culturale sull’arte e nell’arte, sono andati a mutarsi sino ad oggi, il nostro flagrante contemporaneo, proponendosi scarsamente dialettico nel contrappunto di poetiche, se ce ne sono ancora. Si tende a forme discorsive quanto indistinte di mediazione tra idee, segni e immagini. Maniere pervase piuttosto da diegesi audiofotovisiva in cui spesso l’informazione vince sull’immaginazione, vince sulle tacite, complesse ambiguità stimolanti pensiero e fantasie. Dal nostro primo incontro presso l’ospitale Galleria Consorti nel 2010 il ventaglio multimediale del lavoro, come testimonia online il tuo ‘bauform’* che allestisci e aggiorni puntualmente, si è arricchito di episodi ed esperienze che si tengono insieme nell’artificio dei linguaggi digitali con fattualità e pensiero-visione dell’arte. Come so che ti preme ripetere, ‘l’arte è pensiero’ e così continuano qui a dimostrare le tue spinte astrazioni dinamiche di forme e colori nelle opere portate in esposizione all’insegna metaforica di «Dal ‘bang’ ai colori della vita». Il pensiero e il fare arte oggi la tua ricerca espressiva li ha convertiti nelle dimensioni computerizzate dell’informatica, dimensioni scambiabili e moltiplicabili, dimensioni eteree e come tali imperiture nella loro non deperibilità fisica, al fine, come miri a sostenere, che l’arte resti davvero eterna e incondizionatamente presente e disponibile. Questa l’utopia, la sconfinata speranza liberatoria che proponi per le vie dei linguaggi dell’arte, per le vie che fondono sensibilità e conoscenza nell’esperienza estetica delle pratiche digitali. La tua simbolica deflagrante espansione di segni e colori ci offre vividi pensieri di gioia vitale, di espansive sensazioni multimediali da condividere e comunicare in questi giorni non proprio tranquilli.
Luigi Paolo Finizio