Capri Sun

Arte

Corso Buenos Aires 45, Milano , MI, 20124, Italia
11/05/2024 - 03/06/2024

Venerdì 10 maggio, Lusvardi Art inaugura Capri Sun, con David Kroell (1985, Xanten, Germania) e Marcel Walldorf (1983, Friedberg, Germania).

La mostra offre un percorso che unisce esplorazioni spaziali, in cui il sole è co-creatore dell’opera, a un immaginario esopico, tra tassidermie, provocanti orinatoi e opere ambigue. In un gioco di appropriazione, dal furto del titolo dell’omonima bevanda e relativi cliché che permeano i suoi suoi albori, ovvero la Capri degli anni 60’, meta privilegiata dal turismo germanico, David Kroell e Marcell Walldorf portano in mostra lavori concettuali che acuiscono la percezione tra umorismo e stupore.

Opening venerdì ore 18:00

David Kroell in “Capri Sun” impiega la luce solare come strumento di trasformazione spaziale. Ispirato alla Grotta Azzurra caprese, presenta negli spazi Lusvardi Fleeting Parquet, 2024 un parquet che per effetto della luce solare vira gradualmente verso un blu scuro. Gli specchi appesi nello spazio Between two mirrors, 2024 riflettono i raggi del sole sulle pareti della galleria, offrendo un’opera costantemente soggetta alle variazioni della luce.
In Water Stain - Sun, 2024, il titolo legittima l’idea immaginaria del sole. La stampa fotografica documenta la condensa che ha generato sul muro una macchia di colore giallo come testamento del silenzioso fluire del tempo.
Le opere di David Kroell vogliono indurre lo spettatore ad espandere la percezione attraverso uno spazio in continuo e lento mutamento per rendere sensibile l’invisibile, ricercando fenomeni e condizioni che alterano lo spazio attraverso azioni impercettibili.

In Capri Sun, le opere di Marcel Walldorf tendono a rivelare ciò che giace oltre le apparenze e le fragili superfici, in parallelo alla narrazione di un mito, ormai sul viale del tramonto.
Le porcellane riconducibili a un’estetica del kitsch, le cui fratture rivelano tassidermie, celano il confronto tra conflitti interiori e desiderio di apparire, ricordando una presenza dentro la forma di un resto indistruttibile. Stay, 2021.
Il genuino trionfo oltre la facciata si riflette nella porcellana tassidermica Donatella, 2024, un alano tedesco, razza storicamente associata all’aristocrazia e alta borghesia teutonica. In riferimento al prestigioso turismo della Capri anni 60’, l’opera pone l’accento sull’oggettivazione dell’animale in quanto status symbol. 

Armato di blue humour i lavori di Marcel Walldorf denotano una costante duplicità, in forma, contenuto e reazione emotiva. Jack of spades (Pic Bube), 2023, centauro ibrido tra fantino e cavallo, unisce due forme simbolo di una società in cui vige la cultura della competizione e si presta a metafora del declino di uno sport elitario. Il messaggio dei bruchi delle mele iperrealiste di The End is Near, 2023 , esemplifica il rapporto tra vita e morte. In un’esaltazione di duplici metamorfosi l’opera Don’t get angry, just be surprised, 2024, una nuova serie di sculture, presenta orinatoi da cui spuntano teste di cane in resina gialla. Essi incorporano l’ambivalenza tra le caratteristiche nobili dell’uomo e l’animalità, moralmente considerata l’opposto della condizione civile umana. 

Nei suoi lavori Marcel Walldorf predilige animali domestici e famigliari: cani, cavalli e volpi come l’opera Füchse sind gar keine Rudeltiere (Foxes), 2018. Il legame emotivo, l’identificazione e una storia condivisa tra uomo e animale si tramuta in opere che a un primo sguardo sembrano sancire la perdita irreversibile dell’oggetto, ma ne commemorano nel medesimo tempo la presenza irriducibile, Stay, 2021.

Il packaging del succo Capri Sun è simbolo di apparenze spesso fuorvianti rispetto ai contenuti, collocandosi in un’ottica contemporanea in cui uno sguardo distratto sembra notare solo la superficie luccicante delle cose, non cogliendo talvolta le amare o delicate realtà che si celano dietro.
Entrambi gli artisti presentano lavori che spingono a prestare attenzione per cogliere verità oltre le apparenze: David Kroell nel tempo e nello spazio in quanto co-creatori dell’opera e Marcel Walldorf con precisa cura iperrealista enfatizza necessità umane e impulsi, in aperta conversazione con il pubblico.
Lusvardi Art presenta due artisti uniti dall’impiego di un oggetto preesistente a cui è giustapposto un secondo soggetto o concetto, svincolandolo dalla funzione originale e arricchendolo di ulteriori significati.