“Verso l’angelo Pavone”, fotografie di Fabiana Cioni

Fotografia

Chiesa della Pietà, Via Guglielmo Marconi, Rio nell'Elba, Livorno, 57039, Italia
14/07/2024 - 19/07/2024

"Verso l’angelo Pavone. Viaggio in Kurdistan con le figlie del Sole. Diario per immagini da Shengal e Lalish, è il lavoro di ricerca avviato da Fabiana Cioni con la comunità Ezida che si pone in dialogo aperto con Elba Book Festival, le persone in viaggio e la cittadinanza. Tramite le voci delle donne ezide sopravvissute al massacro Daesh del 3 agosto 2014 – a dieci anni dall’inizio del settantatreesimo genocidio – i fruitori possono entrare in contatto con la storia individuale e collettiva della popolazione curda ezida che viveva in Iraq. Le esperienze delle donne ezide sopravvissute al massacro Daesh/Stato Islamico e braccate per giorni sotto il sole cocente, senza acqua, senza cibo, sulla montagna sacra di Şhengal, accompagnano i visitatori in un spazio spazio in cui rituali e paesaggi sacri del Kurdistan-Iraq si alternano alle macerie. La sacralità attribuita alla Natura emerge a livello simbolico nei riti collettivi in cui gli individui rendono omaggio agli alberi, alle architetture, alla terra. Un ampio abbraccio unisce gli esseri umani e il mondo naturale. Nell’aprile 2017 Lalişh è stata raggiunta da migliaia di persone per festeggiare l’inizio del nuovo anno e avviare un processo di riconciliazione interno alla società di cui la mostra cerca di evocare il dramma.
In occasione dell’inaugurazione l’attrice Francesca Ria si presterà, tramite un reading teatrale, alle testimonianze femminili raccolte da Cioni nel 2015 e pubblicate a marzo 2023 da Persephone Edizioni nella collana Nuovi Mondi à Rebours. Verso l’Angelo Pavone. Frammenti dal Kurdistan. In viaggio con la comunità ezida, diario per immagini da Şhengal e Lalişh è un diario fotografico di sessantuno immagini che raccontano aspetti della vita, delle celebrazioni sacre e della tragedia che ha colpito la popolazione curda ezida nel 2014. La pubblicazione oltre a essere un reportage fotografico è corredata da testi. Le immagini parlano chiaro la lingua universale delle visioni poi viene l’oralità e la trasmissione delle storie udite e vissute in prima persona diventa epica.