Withe Cavas – tele in movinento

Arte, Arti Performative, Cinema, Fotografia, Altro

Thyme - Via San Pietro Barisano, 47, vicino Casa Cava, Matera, Italia, 75100, Italia
26/07/2024

WHITE CANVAS Tele in movimento
Venerdì 26 luglio ore 18:00 presso il Thyme (via San Pietro Barisano 47) Matera Ink Tattoo
Studio presenta "White Canvas Tele in movimento", atto unico dell'artista Antonella Bubble,
curata da Simona Spinella e Valerio Vitale.
«Impresa difficile dare novità alle cose vecchie, autorevolezza alle nuove, splendore alle
umili, luce alle oscure, grazia alle disdicevoli, fede alle dubbiose, in verità (dare) la natura a
tutte le cose e tutte le cose alla propria natura.» (Plinio Il Vecchio)
White canvas – tele in movimento è un progetto artistico che parla di metamorfosi, di
cambiamento, di diversità e di unicità, di natura e di natura umana.
Racconta di come la natura in sé perfetta nelle forme e nelle funzioni, differisce quando la
natura diviene umana.
Il progetto artistico risulta essere un contemporaneo trattato sulla natura, che parte dalla
osservazione della natura, e della natura umana, un progetto di ricerca artistica che rimanda
nel pensiero al trattato naturalistico di Plinio Il Vecchio Naturalis Historia.
La pratica parte dalla indagine di elementi naturali prevalentemente legati al territorio e dalla
individuazione di corpi che diverranno parte integrante dell’opera stessa.
Un progetto che dal punto di vista storico artistico, rimanda all’arte informale che si
concentra sul gesto, sul segno e sulla materia.
Nell’azione pittorica si ritrovano riferimenti all’action painting di Pollock, una pittura per la
quale l'esecuzione è affidata all'ampia gestualità e al movimento dell'artista o allo
Spazialismo di Lucio Fontana per cui il gesto è un tutt'uno con il segno.
Con un annuncio aperto l’artista ha diffuso la sua richiesta: cercasi volontari per un progetto
artistico. Individuati così i partecipanti, ha chiesto loro di offrirle una parte del proprio corpo
attivando con essa un rapporto di fiducia.
Il progetto si attiva nel suo studio. Antonella lo prepara, sistema il set performativo in cui si
ritrovano vari elementi: un corpo, un foglio, un lettino, dell’inchiostro, dei pennelli, un piccolo
rullo, piante, fiori e aghi.
Sul corpo nudo, la tela, Antonella traccia, imprime, segna la composizione, riporta la stessa
sul foglio. Agisce al contrario rispetto a quello che quotidianamente fa, il corpo è la sua tela e
la composizione viene trasferita sul foglio.
Inizia a performare, compie gesti decisi, traccia linee, imprime la natura sul corpo, dipinge
senza pennelli usando la tecnica del dripping. Lascia al caso l’effetto desiderato.
Le tele in movimento, quindi, risultano differenti dal punto di vista compositivo perché
differenti sono i soggetti e i corpi. Altrettanto accade poi al corpo che epidermicamente
differente restituisce il tatuaggio diversamente. I gesti che inizialmente sono pittorici,
attraverso la performance divengono poi permanenti sono trasferiti sul foglio ed ecco che,
così come accade sul corpo anche lo studio della natura sul corpo e del corpo sulla natura,
viene ripassata a china sul foglio divenendo permanente.
Di fatto nell'ottica dell'artista, la natura in quanto tale è assolutamente unica, esattamente
come unici sono i corpi dei modelli e delle modelle. Ci troviamo di fronte ad una performance
privata, resa in chiave di video art in cui viene evidenziata l'imperfezione della natura,
esattamente come quella del corpo umano. Così come i corpi delle persone sono imperfetti,
anche la natura si presenta come tale; pertanto l'azione di trasporre lo studio della natura
imperfetta dalla carta al tatuaggio vuole essere anche atto di far entrare chi si presta a far
eseguire un tatuaggio, in una situazione di comfort con il suo corpo. La pianta in effetti ha
una capacità di adattamento fondamentale nello svolgimento del progetto, come si adatta
spontaneamente in natura, in questo caso si adatta anche sul foglio di carta e
successivamente sull'arto della persona. Ogni tela condurrà la natura e la propria natura in
movimento.
Il progetto White Canvas di fatto può essere un riassunto di tutte le esperienze accumulate
negli anni dall'artista; un incontro fortuito tra il disegno, il mondo del video e la body art.
Di fatto siamo di fronte a tre media espressivi concretizzati in un unico progetto che getta le
sue radici in quelle che sono le sperimentazioni artistiche che dagli anni '60 arrivano fino ai
nostri giorni. Basti pensare alle “Antropometrie” di Yves Klein: una performance in cui
l'artista utilizza delle modelle esattamente come pennello, cospargendole di inchiostro e
chiedendo loro di stampare la loro impronta sulla tela bianca; alle “Sculture viventi” o “Opere
vive" del 1961 di Piero Manzoni, vale a dire una serie di sculture in carne ed ossa sul quale
l'artista appone la propria firma sul basamento e il corpo stesso delle modelle, dando vita a
delle sculture vive. Ultimo esempio, non per importanza, è dato da Vanessa Beecroft e i suoi
“Tableau vivant”, ovvero dei quadri viventi che, silenziosi, si muovono tra il pubblico in cui lo
sguardo del pubblico diviene mezzo per cambiare il modo in sui si guarda ai corpi delle
donne.
Quale è, quindi, l'attinenza tra questi artisti citati e il lavoro di Antonella Bubble?
Innanzitutto un utilizzo degli stessi media, ovvero disegno, body art e video art che si
ritrovano nell’attenzione che ripone nel lavorare sul corpo partendo dal disegno per arrivare
al video al cui centro c’è l’atto performativo del tatuaggio, elementi questi, che divengono
significativi nell'evoluzione che porta Antonietta Breglia a diventare Antonella Bubble.
«L'artista proietta sé stesso verso l'esterno usando il proprio corpo e cerca nel pubblico la
conferma del proprio essere.» (Lea Vergine)
Simona Spinella, Valerio Vitale
BIOGRAFIA
Antonietta Breglia nasce il 12 luglio 1983 a Senise, paese dell'entroterra lucano. Fin da
subito muove i suoi primi passi nel mondo dell'arte, avendo un approccio significativo con il
mondo del disegno, che la porterà ad una ricerca sempre più mirata e spiccata verso lo
studio del corpo. Di fatto non è un caso che già da studentessa riceve numerosi rimproveri
dalla sua docente di arte che, dopo aver imparato a conoscere il suo talento e la sua mano,
nota che tutti i compiti assegnati agli allievi erano svolti da lei.
Diplomatasi al liceo scientifico, si trasferisce a Bologna, dove intraprende studi in ambito
cinematografico presso l'accademia di belle arti, ma senza mai lasciare la passione per il
disegno. Qui entra nel mondo del cinema e dei video, lavora a stretto contatto con la settima
arte, creando già un primo approccio miscellaneo, quasi un precursore del progetto White
Canvas.
Senza mai abbandonare la sua passione per il disegno, la sua relazione con il mondo del
tatuaggio inizia per un caso fortuito. In un primo momento coltiva questa nuova passione
collaborando con diversi amici che lavorano in questo ambito; di fattosi cimenterà in un
primo momento a creare disegni unici che verranno poi realizzati sotto forma di tatuaggio da
suoi amici tatuatori.
Nel corso del tempo, la passione per il disegno e per il tatuaggio la porterà a spingersi oltre,
a voler creare disegni unici da poter realizzare lei sotto forma di tattoo. Decide quindi di
trasferirsi a Londra e intraprendere questo nuovo percorso nel mondo della bodyart.
Allaccia rapporti con Henry Martinez Jr., noto come Henry Hate, artista visivo e tatuatore
espatriato a Londra, ma di origini californiane famoso per aver tatuato personalità del calibro
di Amy Winehouse e Alexander McQueen.
Henry sarà mentore e amico di Antonietta, la proietta verso quello che è il suo stile, verso
l'originalità dei suoi lavori e alla continua ricerca di forme espressive. Dall'incontro tra le due
personalità nasce Antonella Bubble, artista poliedrica che usa come medium espressivo un
tatuaggio che si caratterizza di tratti sottili e linee precise, una fusione tra tratteggio e
sfumature puntinate che creano un mix perfetto tra elementi grafici ed astratti, con un occhio
di riguardo su quella che è la natura che contraddistingue la sua terra.
La ricerca di Antonella Bubble, in continua evoluzione e mutamento, la porta, dopo 5 anni
vissuti a Londra, ad entrare nello staff del Manchester Ink.
Nel 2018, rientra in Italia e apre il suo studio di tatuaggi, il Matera Ink, nella città dei Sassi,
Matera. Qui la sua ricerca subisce una svolta. La natura della sua terra, a cui lei è tanto
legata, ha il sopravvento nei suoi lavori. Nasce quindi il progetto White Canvas – tele in
movimento.
INSTAGRAM
@antonella_bubble (http://www.instagram.com/antonella_bubble/)
@materainktattoo (http://www.instagram.com/materainktattoo/)