Sandra Tenconi “Montagne 1960-2024”
Arte
Spazio per le Arti Contemporanee - Broletto , Piazza della Vittoria, Pavia, PV, 27100, Italia
22/11/2024 - 26/01/2025
Per Sandra Tenconi, artista visiva nata a Varese nel 1937 ma residente a Pavia dal 1977, diplomatasi a Brera con Aldo Carpi e Domenico Cantatore negli anni Sessanta, la natura è da sempre riferimento primo della sua poetica, senso profondo dell’esistenza e spunto per una intensa ricerca pittorica tra volumi e colori.
La nuova mostra dal titolo “Montagne 1960-2024”, a cura di Francesca Porreca e in programma dal 21 novembre 2024 al 26 gennaio 2025 presso lo Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto a Pavia, presenta oltre novanta opere fra disegni, tele e pastelli, alcune delle quali mai esposte.
I soggetti principali delle opere in mostra non sono semplici diorami di luoghi, ma diventano espressioni di stati d’animo e sentimenti interiori. lo Skyline delle vette montuose, in particolare, occupa un posto speciale nella sua opera: dalle Alpi italiane alle cime svizzere, fino alle vette della Shenandoah Valley negli Stati Uniti, ogni paesaggio montano viene trasformato in una sorta di "ritratto" spirituale, dove la materia cromatica si fa portatrice di emozioni complesse.
Nella poetica dell’artista la natura si presenta spesso in una condizione “sospesa” tra realtà e immaginazione. Le sue montagne non sono solo fisicamente riconoscibili ma anche sublimemente astratte, tanto che sembrano galleggiare in un’atmosfera rarefatta, tra luci, ombre e slanci cromatici improvvisi. Questo dialogo tra presenza fisica e trascendenza spirituale diventa uno dei tratti distintivi della sua visione naturalista, che si nutre tanto di contemplazione quanto di emozione.
Aspetto affascinante del suo lavoro è anche l’uso del colore, che varia a seconda del soggetto trattato. Nei dipinti che raffigurano rocce e vette tormentate, la materia pittorica si addensa e si stratifica, creando superfici ruvide e aspre che richiamano la solidità della terra. Al contrario, nelle rappresentazioni di ghiacciai e distese nevose, o delle cime avvolte dalle nubi, il colore diventa morbido e suadente, creando un senso di leggerezza e avvolgimento che sembra sfidare la gravità stessa. In tutti i casi il colore si trasforma in uno strumento linguistico potente, capace di dare corpo alle tensioni emotive e spirituali che animano l’opera.
Orari di apertura
Da giovedì a domenica 15-19
Chiuso giovedì 26 dicembre
Ingresso libero
Inaugurazione mostra
Giovedì 21 novembre ore 18