“The Cage” di Andrea Matarazzo ed Elisabetta Panico/Beibi Laplá

Arte

AVIONICA, Via Cristoforo Colombo, 16, Avellino, AV, 83100, Italia
12/10/2024 - 27/10/2024

Sabato 12 ottobre, in occasione della ventesima edizione della Giornata del Contemporaneo, Avionica inaugura ed ospita la mostra temporanea di Andrea Matarazzo ed Elisabetta Panico/Beibi Laplá, dal titolo The Cage.
Partendo da “Donna in gabbia” (1975/2024) di Tomaso Binga (pseudonimo di Bianca Pucciarelli Menna), immagine guida per la Ventesima Giornata del Contemporaneo, gli artisti in mostra rielaborano con i propri linguaggi il leitmotiv di questa edizione, concentrandosi sul tema della gabbia come barriera non solo fisica, ma anche metaforica. L’immagine proposta è tratta da una performance del 1974 in cui l’artista, femminista e attivista per i diritti delle donne, si presentava con la testa racchiusa in una gabbia per canarini, facendosi imboccare da mani maschili: una riflessione sulla condizione di subalternità costrittiva della donna, ma, più in generale, sulle disuguaglianze che si fondano sul privilegio e sulle forme di controllo, spesso presentate come cura e protezione.
Promossa da AMACI-Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Giornata del Contemporaneo anche quest’anno rivela, narra, valorizza e promuove i diversi linguaggi contemporanei sul territorio nazionale e internazionale, ed è in questo contesto che si inserisce il percorso espositivo The Cage presso il Circolo Arci Avionica ad Avellino, visitabile dal 12 ottobre al 27 ottobre 2024.
Elisabetta Panico/Beibi Laplá con i suoi collage analogici porta in mostra la gabbia come luogo onirico laddove essere al sicuro, sfidando il paradosso. Innalza mondi misteriosi e circoscritti, dove ribellarsi ai limiti della mente razionale e alle norme sociali repressive. La sedia, come dato compositivo che si succede in ogni lavoro portato in mostra, diventa elemento simbolico: l’aspettativa di fiducia per una realtà visionaria che diventa tangibile, in cui sentirsi “comodi”, dove su di essa lasciare andare i giudizi come panni sporchi.
Se la sedia è l’appiglio allegorico da dove partire per liberare il pensiero costrutto, Andrea Matarazzo si aggancia al tema della gabbia, annotando nei suoi scatti una società che manifesta il senso diffuso di insicurezza dato proprio dalla mancanza di appigli solidi a cui aggrapparsi, strizzando l’occhio alle ideologie di società liquida di Bauman. In questa direzione si misura con il linguaggio fotografico/misto, soffermandosi sulla figura dell’uomo che subisce e asseconda barriere intellettive come mezzo di protezione, gabbie architettoniche e culturali che mettono distanze percettive, arginano il debordante, e che l’artista evidenzia per lanciare un messaggio di demolizione. La risposta e al contempo la soluzione, al dramma di chiusura, diventa così la curiosità, arma in grado di ripulire lo sguardo e allargare le possibilità del pensiero ordinario.
La mostra sarà visitabile da sabato 12 ottobre 204 al 27 ottobre 2024 presso Avionica Circolo Arci.