La teoria al di là delle apparenze: il luogo non luogo
Arte
via Riccardo Sineo,10, Torino, To, 10124, Italia
31/05/2018 - 15/06/2018
La teroria al di là delle apparenze: Luogo non-Luogo intende guardare oltre l’opera d’arte fino alla comprensione del pensiero dell’artista e del suo campo d’analisi, della struttura basilare della visione e dei metodi dell’operare artistico che lo portano a sviluppare un processo di decodificazione delle emozioni e del sentire. Assenze e presenze contribuiscono a ridisegnare lo spazio e le opere che lo popolano, creando dei vuoti o delle false percezioni entro le quali trovano luogo citazioni filosofiche, scientifiche, riferimenti artistici, letterari e religiosi. La teoria e l'Apparenza è, nell’esposizione dedicata ai fotografi che nell’arte hanno trovato la loro cifra espressiva, un non-luogo: un’evidenza della relazione dell’uomo rispetto ai suoi spazi, una similitudine concettuale e antropologica dell’esistenza più reale e veritiera del luogo interiore dove relazionarsi con la propria storia umana. Alberto Chinaglia, Massimo Divenuto, Alberto Mazzucato, Claudio Miglioli, Giorgio Toniolo hanno sviluppato il tema con ricerche di notevole impatto e importanza culturale. Rappresentazione dello spazio materiale o mentale, le prerogative identitarie di una relazione storica con l’ambiente, il processo di spersonalizzazione che caratterizza la società post industriale, metropolitana e globalizzata sono solo alcune delle tematiche che permettono di gettare una luce forse inedita sugli aspetti delle notevoli produzioni artistiche degli autori coinvolti e di comprenderne le valenze intellettuali.
Nelle loro opere il concetto di non-luogo si trasfigura in esperienza percettiva, sensoriale; le individualità si incrociano pur senza entrare in relazione, si toccano pur senza conoscersi, si connettono pur senza integrarsi. Sono opere straordinariamente sperimentali, lontane dalla banalità, vere e proprie riflessioni sensoriali condotte sulla precarietà assoluta, sulla provvisorietà, sul transito e passaggio dell’individualismo solitario delle anime che transitano il non-luogo senza, però, mai abitarlo.