Al via i lavori di restauro e ricollocazione dell’opera di Hidetoshi Nagasawa: “Sotto l’albero del ginkgo”

Arte

Parco Giorgi -Piazza Giacomo Matteotti, Parco delle Sculture, Santa Sofia, FC, 47018, Italia
28/07/2021 - 31/10/2021

Al via i lavori di restauro dell’opera “Sotto l’albero del ginkgo” dell’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa, che sarà ricollocata nel Parco di Sculture all’aperto di Santa Sofia; il cuore dell’arte contemporanea nell’Appennino romagnolo, luogo molto caro all’artista. Un’opera, realizzata nel 2001, che ha portato un tocco di estetica e poetica giapponese sul territorio dell’entroterra romagnolo: una scultura in pietra d’Istria, costituita dallo scheletro di un cubo in calcare di grandi dimensioni, dove al centro si trova un poliedro in rosso di Verona. L’espressione dell’artista sta anche nella collocazione dell’opera, che nel caso di Nagasawa ha scelto fosse, per la maggior parte interrata, in nome dell’estetica dell’invisibile che caratterizza la cultura giapponese.Un articolato progetto di restauro e ricollocazione dell’opera, nel sito scelto dall’artista, coordinato e finanziato dal Comune di Santa Sofia e dall’Istituto Beni Culturali regionale (l’attuale Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna), attraverso una Convenzione stipulata nel 2020 fra l’Istituto e il Comune per dare seguito e sostegno al delicato e urgente recupero della rilevante opera di Nagasawa, realizzata in occasione della 45° edizione del prestigioso premio Campigna: il premio di arte contemporanea, nato nel 1955, che ogni anno si svolge, a Santa Sofia.L’opera fa parte del Parco di Sculture all’aperto, sorto nel 1993, strettamente collegato alla Galleria d’arte contemporanea “Vero Stoppioni”, nel cuore di Santa Sofia, che attualmente ospita tredici opere di importanti artisti di fama nazionale e internazionale, come Mauro Staccioli, Anne e Patrick Poirier, Nicola Carrino, Francesco Somaini, Eliseo Mattiacci, Arnaldo Pomodoro.
L’opera di Nagasawa si focalizza sul tema dell’invisibile che induce lo sguardo a immaginare l’opera interrata, e qui entra in gioco un altro punto caro all’artista: quello dell’“idea”, dell’essenza che non si vede, uno tra i temi che hanno guidato l'avventura artistica di Nagasawa.L’intervento di recupero si è reso necessario in quanto l’installazione ha subito diversi danni strutturali e numerose fratture, in occasione della riqualificazione dell’area verde comunale. Successivamente lo stesso Nagasawa, durante un sopralluogo con gli amministratori comunali e il Comitato del Premio Campigna, aveva individuato una nuova collocazione della sua opera in un luogo appartato, all’interno del Parco della Resistenza. E’ proprio in quel luogo, che in quell’occasione fu messo a dimora un piccolo albero di ginkgo. L’intervento è volto al restauro filologico e alla restituzione dell’integrità materica e artistica dell’opera, oltre a promuovere la sua rinnovata interpretazione e valorizzazione. Un convegno, che si terrà a fine ottobre, sancirà l’importante intervento di ricollocamento dell’opera d’arte contemporanea di Idetoshi Nagasawa, a cui presenzieranno le autorità e personalità del mondo dell’arte legate all’artista.