Alessandro Manzoni e ottantasei artisti sono I protagonisti di INCONTEMPORANEA 2025 LECCO: Silvia Landi dedica la VII edizione del progetto alla città dei Promessi Sposi

Arte

Via dei Pescatori, 38, LECCO, LC, 23900, Italia
02/10/2025 - 05/10/2025

INCONTEMPORANEA 2025 Lecco è un progetto a cura di Silvia Landi, dal 2 al 5 ottobre 2025 presso Hangar Manzoni, con presentazione dei libri d’arte: “Artisti 2025”, “Lecco …”, “Parole e riflessioni – Florence Brandalesi”, “Visioni ambientali - Giacomo Mozzi”, “Il Vulcano di parole – Fabio Messina”. Inoltre il progetto include una sezione espositiva di opere d’arte che illustrano due libri. “A. Manzoni Lecco 2025” e “Arte donna 2025”. Numerose presenze durante i quattro giorni della kermesse con interventi degli artisti inseriti nei libri realizzati da Silvia Landi e la partecipazione del giornalista e fotografo, Giacomo Mozzi e dell’ingegnere e genealogista, Fabio Messina e della compagna di vita l’artista, Florence Antibrote Brandalesi.

Hangar Manzoni, in autunno ospiterà, pubblico e ottantasei artisti che vedono le loro opere raccolte in sette libri curati dalla scrittrice Silvia Landi: Accarò, Claudio Alicandri, Florence Antibrote Brandalesi, Emanuela Antonelli, Jessica Archi, Augusto Arrotta, Roberto Bellucci, Alessandro Beltrami, Barbara Bergonzoni, Maria Teresa Beretta, Mario Bianchi, Gianni Bissoli, Nicoletta Bonacina, Tiziana Bussolini, Francesco Campese, Marco Capelli, Alberto Capponi, Arianna Capponi, Lorenzo Cassanelli, Alfredo Cattai, Roberto Cattaneo, Alberto Curtolo, Dalila Lazzarini, Fulvio De Santics, Antonio Elia, Oliver Esposito, Carlo Evangelisti, Roberta Faucci, Sandro Fenu, Idilio Galeotti, Maurizio Ganzaroli, Lena Gentile, Paolo Giacomello, Franco Girondi, Maddalena Governi, Giannina Guiotto, Eleonora Lestrange, Mauro Locatelli, Caterina Loia, Lucia Longo, Arianna Lorenzin, Elisa Maggioli, Angela Malinconico, Rocchina Marchese in arte Roky, Stefano Marcelli, Martinoli Roberta, Giovanni Mascia, Lucia Masini, Roberto Minera, MOMYART, Giovanna Morano, Remiglio Morelli, Mattia Morelli, Liliana Mosca, Giacomo Mozzi, Marco Orecchioni, Carolina Pappalardo, Ottavio Pedditzi, Giusy Pennelli, Antonio Perego, Alfredo Pini, Patrizia Pitzianti, Antonio Rainone, Alessandra Rondinelli, Mark Rosner, Germana Salvini, Raffaele Schettino, Andrea Serpe, Lucia Serra, Pietro Serra, Eleonora Sgura, SIL.MAT, Silvana Spampinato, Dory Spre, Pasquale Terracciano, Mary Tirendi, Fabiana Toffano, Mariano Tomasi, Egidio Tosca, Antonella Turci, Angelo Ugazio, Donato Ungaro, Gabriele Vanini, Giuseppe Volante, Sara Zamperlin, Riccardo Zancano.

Un gruppo consolidato di artisti, parenti e collaboratori della scrittrice Silvia Landi, abbracciati dall’imponente scultura che rappresenta Alessandro Manzoni con il libro “I Promessi Sposi” in Piazza Manzoni a Lecco, in uno scatto fotografico apreno la VII edizione di INCONTEMPORANEA 2025 LECCO.

Un contagioso entusiasmo è visibile nei numerosi personaggi del mondo della cultura ritratti nella fotografia: Fabio Messina (Ferrara) genealogista e scrittore, Arianna Lorenzin (Venezia), artista, Alberto Curtolo (Treviso), artista, Mauro Locatelli (Lecco), fotografo, Marco Cappelli (Lecco), fotografo, Florence Antibrote Brandalesi (Ferrara), artista digitale, Alessandra Rondinelli e Alessandro Beltrami (Omegna), artisti figurativi, Carlo Evangelisti (Venezia) fotografo, Fabiana Toffano (Venezia), artista e la scrittrice Silvia Landi con tutta la sua famiglia.

Lo scatto fotografico del gruppo ai piedi della scultura realizzata da Confalonieri è di Carlo Evangelisti, noto fotografo veneziano che lo scorso anno creato un tomo monografico con la scrittrice Silvia Landi con cui condivide un’interessante visione per la fotografia.

La fotografia unisce anche Florence Antibrote Brandalesi e Marco Capelli, che ha ricevuto dall’artista l’opera di copertina di “Artisti 2025”, che rappresenta l’Intelligenza Artificiale, per rendere omaggio a un grande amore verso la moglie, Rosanna Cerizza Pettreca (Rosy), che da sedici anni cura senza sosta a causa della Sla. La scrittrice attiva nel sociale e che conosce la realtà degli sposi ha coinvolto Antibrote, che ha manifestato il desiderio di portare colore nella casa degli sposi attraverso il suo lavoro.

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Silvia Landi, ha dichiarato: “Ho orgogliosamente annunciato che la manifestazione sarà aperta al pubblico dal 2 al 5 ottobre presso Hangar Manzoni” – la curatrice prosegue – “Vivo a Lecco da pochi anni e al ristorante Bodega mi sento a casa e ho trovato sede perfetta, dove studiare la logistica di tutto l’evento di INCONTEMPORANEA. Il cibo tipico ha stimolato ulteriormente il gruppo, nel condividere il progetto che ci vede impegnati in numerosi incontri nel periodo estivo, immersi nell’arte e nello studio della città. La città dei Promessi Sposi è una meraviglia dal punto di vista ambientale e per conoscere le tradizioni per cui la rendono unica, è necessario rapportarsi con chi lavora e vive sul territorio.”

I dipendenti e gli ospiti del ristorante Bodega hanno visto l’emozione di Fabio Messina quando ha scoperto la complicità tra la scrittrice e la moglie, Florence Antibrote Brandalesi, che ha fornito testi inediti per il libro “Il Vulcano di parole”, edizione che appartiene ai sette libri del progetto INCONTEMPORANEA. Antibrote ha creato l’opera “Vulcano” a copertina della pubblicazione, che rispecchia la genialità e il carattere, simile a un vulcano attivo, di Fabio Messina.

Il genealogista e scrittore, Fabio Messina, così racconta la città dei Promessi Sposi: “Lecco è una città splendida, una perla incastonata su uno dei laghi più belli d’Italia e forse del mondo. Una storia di Lecco, o per meglio dire una delle tante storie che si possono raccontare su Lecco, è quasi sempre già stata raccontata, visto che la città e i suoi dintorni sono stati meticolosamente studiati, esaminati e vissuti. Il tessuto urbano italiano, così ricco di storia e di tradizioni, è stato analizzato da interi stuoli di autori e di storici, e Lecco non ha rappresentato un’eccezione alla regola, vista anche la sua importanza e il ruolo che ha ricoperto in varie fasi del nostro passato. Di Lecco si è detto tanto. Ma non tutto.

L’abbondanza di contenuti e di fonti non vuol dire che non si possa ancora percorrere un itinerario diverso nel cuore di questo gioiello. Bisogna però seguire dei percorsi non convenzionali, per provare a identificare qualche sfumatura della città che è stata considerata, magari, da un’angolatura diversa. E chi scrive proverà a percorrere questa strada con l’ausilio di strumenti fidati, anche se magari non strettamente documentali, anche per provare che una storia si può scrivere in molti modi, anche quando si è detto tanto di quella storia”.

Il giornalista e fotografo, Giacomo Mozzi, sottolinea: “La figura di Alessandro Manzoni è stata senza dubbio il punto di riferimento per la nascita dell’unità linguistica italiana grazie al suo romanzo “I promessi sposi”. Possiamo considerare Manzoni a tutti gli effetti un artista attraverso una storia romantica con la capacità di rimanere impresso nel tempo” – prosegue – “Il romanzo dei promessi sposi non è solo la storia di Renzo e Lucia, di Don Rodrigo, dei bravi o della monaca di Monza, ma bensì è la narrazione “camuffata da storia d’amore” del tempo che Manzoni ha scelto di raccontare e tramandare, della peste che ha infestato la Lombarda tra il 1629 ed il 1631, della volontà del clero, della libertà, di famiglie di umili origini e dell’amore che alla fine riuscirà a sconfiggere tutte le avversità.

Una storia, quella dei promessi sposi, che comprende al suo interno tante storie, digressioni e flash back per far capire profondamente i personaggi che ne fanno parte, siano loro protagonisti o secondari, ma con sempre l’intento di farsi comprendere. Manzoni aveva come obiettivo di questo romanzo riuscire ad arrivare ad un vasto pubblico gettando, proprio in questo, le basi dell’italiano che tuttora noi leggiamo e scriviamo. Una missione molto ambiziosa, ma che è riuscita a pieno” - il giornalista conclude – “La base dell’unione letteraria italiana è stata così compiuta e tuttora viene continuata. Sicuramente ogni regione, per non dire ogni comune, ha un dialetto proprio in Italia, ma la lingua italiana, parlata e compresa da nord a sud lungo questo meraviglioso stivale è una e deve veramente tanto al romanticismo liberale di Alessandro Manzoni”.

Breve descrizione dei sette libri e delle esposizioni a cura di Silvia Landi:

“Artisti 2025”
L’edizione del 2025 è un volume illustrato con opere d’arte dei protagonisti del contemporaneo.

Una personale visione d’arte che ha spronato la scrittrice nella realizzazione della 29ma edizione in collaborazione con galleristi, artisti e amici.

Silvia Landi ha affrontato numerosi temi, che ha raccolto, presentato e condiviso con il pubblico attraverso la lettura delle singole opere d’arte degli artisti inseriti in ARTISTI 2025.

Silvia Landi così descrive la nuova edizione 2025: “ARTISTI 2025 segna il 29mo anno della mia scrittura nell’arte e soprattutto nell’editoria e come un rituale che si ripete, ogni anno, tratto nell’introduzione un tema che si collega all’immagine della copertina del libro. Quest’anno ho ritenuto necessario affrontare l’argomento dell’Intelligenza Artificiale in rapporto all’arte contemporanea e al futuro degli artisti.

L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia che consente a computer e dispositivi digitali di apprendere, leggere, scrivere creare e analizzare.

Da qui al 2035 sono quindici milioni i lavoratori italiani esposti all’impatto dell’Intelligenza artificiale, in particolare sei milioni sono a rischio sostituzione mentre nove milioni potrebbero integrare l’Intelligenza Artificiale con le loro mansioni.

Le professioni maggiormente esposte secondo queste informazioni sono le persone che svolgono lavori intellettuali automatizzabili a rischio sostituzione e a cascata una serie di professioni con ruoli in parte legati al grado di formazione scolastica.

Viene da queste informazioni una serie di domande che tormentano la mia mente: L’artista? L’uomo è destinato a essere sostituito anche nella realizzazione di opere d’arte?

Sinceramente ho cercato risposte attraverso brevi interviste a chi applica l’Intelligenza Artificiale in svariate attività lavorative e la maggior parte degli intervistati pensa che la nuova tecnologia sia in grado di fare qualsiasi cosa ed è questione di tempo per vedere sostituire il genere umano in qualsiasi competenza.

Le riposte mi hanno portato a una riflessione profonda sul destino della creatività degli artisti.

Ho apprezzato l’opera di Antibrote, interamente realizzata con l’arte digitale cioè un lavoro realizzato con la tecnologia digitale di un computer.

L’artista attraverso numerose interrelazioni tra arte e tecnologia ha realizzato l’opera: Intelligenza Artificiale.

Antibrote ha utilizzato la tecnologia nella realizzazione pur sempre creando attraverso comandi che ha impartito a una macchina.

Un ragionamento completamente diverso è legato alla domanda se l’Intelligenza Artificiale può arrivare ai processi generativi di un’opera d’arte e se la nuova tecnologia possa sostituire la genialità artistica nella creazione di un’opera d’arte.

Viene la seconda domanda: è possibile che la tecnologia possa arrivare a sostituire chiunque?

Tutti conosciamo l’arte per immagini proposte in rete e penso che in un tempo breve possa accadere questa sostituzione. Forse talmente breve che la tecnologia sostituirà l’artista ancora prima di notai, avvocati, medici e numerose professioni.

Tutto è possibile. La dissertazione è avvalorata dal fatto che esistono infine ricerche e gli scienziati continuano a ripetere i rischi cui andiamo incontro.

Personalmente mi chiedo la rilevanza culturale ed estetica delle immagini prodotte attraverso l’Intelligenza Artificiale se in grado di sostituire veramente opere d’arte realizzate da un artista.

Una controversia può nascere se un’immagine generata dall’Intelligenza Artificiale si possa considerare un’opera d’arte e personalmente trovo difficile prevedere come il pubblico reagisca nel prossimo futuro e sul destino di altrettanti lavoratori nel campo dell’arte: galleristi, critici d’arte e direttori di musei.

Un critico come uno scrittore appassionato d’arte, qui mi identifico, non ha parole per un’opera realizzata da una tecnologia anche perché, a questo punto, l’Intelligenza Artificiale trova da sola le parole per descrivere il proprio lavoro.

Ma? Veramente chi investe in opere uniche e create da artisti è disposto ad acquistare lavori seriali e riproducibili da una tecnologia?

Sinceramente non ho risposte.

Forse la mia mente dopo ventinove anni nell’arte è troppo datata perché comprenda come un braccio di un umanoide comandato da un’Intelligenza Artificiale possa realizzare con colori a olio una tela con la stessa creatività di un’artista. Inoltre pensare a un’immagine stampata e realizzata dall’Intelligenza Artificiale possa entrare nei gusti di un’acquirente per arredare la propria abitazione perché migliore di qualsiasi opera realizzata dalle mani di un’artista.

Maria Teresa Beretta da sempre critica la mia ingenuità perché sostiene che sono troppo lenta a trovare risposte e ad accettare il mondo con i suoi cambiamenti.

L’amica mi fa notare che il ritratto del matematico inglese Alan Turing è diventato la prima opera d’arte realizzata da un robot umanoide a essere venduta all’asta, raggiungendo la cifra di 1,08 milioni di dollari a New York.

Va bene! Forse ho sottovalutato il mercato. Forse è la prima opera e come tutte le prime creazioni ha valore, stima e mercato.

Maria Teresa Beretta però non ha apprezzato l’opera dedicata ad Alan Turing mentre è rimasta colpita dalla creatività di Antibrote che con le proprie capacità e l’ausilio di un computer ha realizzato un’opera dedicata all’Intelligenza Artificiale.

Che dire!

Forse c’è futuro per i nostri artisti e la loro fantasia non è a rischio.

Riflettendo sull’arte, se il ruolo dell’Intelligenza Artificiale è così importante per l’estinzione degli artisti come dinosauri, invito a visionare le 140 opere d’arte che ho recensito e inserito nel tomo insieme a settanta artisti che a mio giudizio non hanno eguali”.

“A Manzoni Lecco 2025”
Il libro “A Manzoni Lecco 2025” a cura di Silvia Landi contiene il testo critico rivolto ad artisti che hanno realizzato opere d’arte dedicate ad Alessandro Manzoni.

La pubblicazione contiene il testo “Il viaggio dell’Eroe - Il viaggio dei Promessi Sposi - Il viaggio del lettore” a cura del genealogista Fabio Messina e il testo “Alessandro Manzoni e l’unità linguistica italiana “a cura del giornalista e fotografo Giacomo Mozzi.

Silvia Landi puntualizza: “Il libro A MANZONI Lecco 2025 nasce dal mio desiderio di omaggiare la città di Lecco e la memoria del personaggio simbolo della cultura letteraria italiana.

Progetto editoriale che prevede una mostra d’arte e per l’occasione ho coinvolto tredici artistici. Ogni artista ha realizzato un’opera d’arte, della dimensione di cm 20x20, dedicata al Manzoni e alle sue opere letterarie”.

I seguenti artisti e le loro opere d’arte sono da Silvia Landi recensiti nel libro: Florence Antibrote Brandalesi – La Peste, Alessandro Beltrami - Don Abbondio e i Bravi, Lorenzo Cassanelli - E vissero felici e contenti, Roberta Faucci - Fermo e Lucia, Eleonora Lestrange - Addio ai monti, Lucia Longo - Ermengarda del perduto amore, Arianna Lorenzin - Renzo e Lucia su quel ramo del lago di Como, Rocchina Marchese in arte Roky - Trasbordi clandestini, Giovanni Mascia - A.M., Giovanna Morano - Addio monti, Pietro Serra - La monaca di Monza, SIL.MAT. - Don Rodrigo e l’Innominato, Fabiana Toffano - Addio ai monti”.

“Lecco …”
Il libro Lecco … raccoglie scatti fotografici dedicati alla città manzoniana e un testo a cura di Silvia Landi rivolto a coloro che hanno contribuito alla realizzazione della pubblicazione.

Testo a cura di Silvia Landi, tratto dal libro: “Nuvole, sereno, vento, brezza di lago, fresco. Estate un clima unico e perfetto, il vento ti culla sulle sponde di quel lago che prende il nome dalla cittàà di Como, ma qui siamo sull’altro ramo, quello caro al Manzoni, quello di Lecco. Una cittàà tra il lago ed i monti, perfetta, sempre ventilata, raccolta, con una passeggiata lungo le sponde vista monti. Un centro cittadino che sembra quello tipico dei paesi del nord Italia a confine con la Svizzera ed Austria, non si direbbe che si affacci su uno specchio d’acqua. Il Manzoni ambientò parte del suo romanzo più famoso, un capolavoro della letteratura nazionale, I Promessi Sposi, proprio qui, in questa bomboniera raccolta di cittàà. L’estate è gradevole ed attiva, l’inverno plumbeo, ma caratteristico. Verso le festivitàà natalizie il centro si anima, si colora e crea un contrasto con il grigio del cielo. Per diversi giorni ogni anno piove, è il preludio all’inverno, alla neve, al freddo, i colori diventano meno accesi, si accendono le luci per le strade ed il calore e lo stupore ti avvolge.

Una cittàà che proprio per conformazione naturale tende ad essere magica, Alessandro Manzoni viene ricordato con statue e con riferimenti al suo romanzo e nella passeggiata lungo lago è possibile rivivere alcuni passi con illustrazioni applicate sulla ringhiera. Le nuvole passano veloci tra i monti ed il lago, che in questa lingua trovano uno sbocco per volare libere nel cielo. Da Lecco passano anche due fiumi proprio sotto alla città, i quali vanno a sfociare nel lago, che non si chiude a Lecco, anzi continua ad allargarsi verso Nord ed a stringersi verso Sud. Un’isola all’interno del lago, un po’ come l’isola Tiberina nel Tevere, compare lungo la passeggiata lungolago e con stupore puoi capire la meraviglia dell’ingegneria umana accostata alla bellezza in un luogo già suggestivo da solo.

L’estate è il periodo della pesca, una parte di Lecco è proprio dedicata ai pescatori, con casine lungolago colorate e barche sempre pronte per poter uscire. I gabbiani in questo pezzo di Lecco sono sempre in agguato, in attesa di qualche pescatore che ributti nel lago qualche pesce che potrebbe diventare il loro pasto giornaliero. Tanti i colori in questo pezzo di città dove si può trovare anche una piazzetta nel verde dove le persone si ritrovano, dalla primavera all’autunno, a scambiare quattro chiacchiere sulle panchine ed ammirare i ragazzi cercare di domare il vento e la corrente facendo canottaggio”.

“Parole e riflessioni”
Il libro Parole e riflessioni a cura di Silvia Landi contiene una conversazione con Florence Antibrote Brandalesi, dal 28 giugno 2023 al 14 gennaio 2025, dove in un gioco di parole scrittrice e artista descrivono le opere d’arte, le mostre e il percorso editoriale condiviso.

Florence Antibrote Brandalesi, come scrivono il genealogista Fabio Messina e la scrittrice Silvia Landi, “nasce il 25 aprile 1975 a Copparo in provincia di Ferrara e trascorre l’infanzia in un antico convento, riadattato ad abitazione, collegato al complesso della tenuta di Zenzalino […].

Utilizza software specializzati per modificare le figure piane in un’opera formata da centinaia di layers e gli inserti ricavati dalla fotografia di partenza sono rivisti attraverso calcoli matematici.

La profondità è creata durante la rotazione degli inserti con lo scopo d’imprimere un effetto tridimensionale all’opera stampata.

Il risultato ottenuto le concede di confermarsi come firma nel mondo del mercato contemporaneo dell’arte per una tecnica unica nel suo genere”.

“Arte donna 2025”
ARTE DONNA 2025 è un libro editato e curato da Silvia Landi.

L’edizione è un volume illustrato, che raccoglie sei opere dedicate alla donna con la relativa recensione critica e brevi biografie dedicate ad artisti partecipanti.

L’artista Rocchina Marchese in arte Roky ha creato l’immagine di copertina del libro, riadattato il titolo e il contenuto della canzone di Francesco De Gregori all’opera dedicata alla donna.

Una speranza in blu e un desiderio di vivere insieme al suo amato nell’immenso. De Gregori cantava: “Nell’azzurro io volerò”.

L’amore non ha limiti e Roky con questo lavoro evidenzia la continuità del sentimento oltre la vita.

Il turbante colorato è un indumento caratteristico dell’artista, per immortalare e accrescere la sua passione per il colore, che accompagna le sue figure femminili in quasi tutte le opere d’arte.

La donna è dipinta con il colore nero per accrescere il contrasto con le tonalità cariche dei colori della sua tavolozza che è un altro tratto caratteristico dell’artista.

Un messaggio nel messaggio contenuto nell’opera. Un amore che vince su ogni cosa e che riduce il divario tra uomo e donna. Un sentimento che vince su tutto e che può essere la vera arma contro ogni male del mondo.

Le opere di Roky nascono lentamente e con lunghi periodi di studio con ricerca meticolosa. Ogni dettaglio, nella sua semplice forma espressiva, contiene numerosi stati d’animo vissuti dall’artista.

“Visioni Ambientali”
Posti diversi, ambienti diversi, orari diversi. Ogni luogo ha una sua storia, tradizioni e peculiarità. Con “Visioni Ambientali” si vuole raccontare attraverso delle fotografie la diversità di alcuni luoghi esplorati dalla stessa persona, Giacomo Mozzi, attraverso la sua personale visione fotografica.

Toscana H24 è il primo progetto che viene presentato dove l’idea è stata quella di fare il giro della Toscana attraverso le fotografie di alcune città, nell’arco di 24 ore. Un viaggio che ha visto l’utilizzo di una macchina ibrida elettrica, quasi 900 km percorsi e parecchie fotografie scattate. Un progetto che potrebbe portare alla valorizzazione del turismo e alla riscoperta del territorio toscano che non sempre riusciamo a visitare nella sua integrità. Un nuovo modo di viaggiare, molto sbrigativo sicuramente, ma che si rispecchia nella società attuale dove la frenesia e la velocità fanno da padrone insieme alla voglia di apparire. Un tornare alla ricerca del territorio, selezionando cosa vedere e dove andare, un piani-ficare una vacanza in una maniera originale, capendo che alla fine una giornata non è così breve come si possa pensare, ma che anzi, è possibile fare il giro della Toscana e sicuramente non è una cosa da poco.

“Tra New York ed il Giappone” è il secondo progetto di “Visioni Ambientali”: in questo capitolo vengono messe a confronto due realtà completamente diverse, quella Newyorkese di Manhattan, la città che non dorme mai, le metropolitane sempre invase dalle persone e costruita su un’isola. La Città che va vissuta e vista e che immancabilmente, dopo qualche giorno, ti sembrerà di essere a casa viene paragonata al Giappone, soprattutto alle città principali, in cui convive uno spirito di tradizione e mentalità chiusa insieme ad una voglia di evoluzione, di crescita e rinascita. L’ambien-te giapponese è stato in buona parte ricostruito dopo la seconda guerra mondiale per i tanti bombardamenti subiti ed ora presenta una conformazione similare in tutte le città, ad esclu-sione di Tokyo. Due realtà ed ambienti completamente diversi, ma che possono essere accumunate da un grande senso di appartenenza, quello americano da una parte e quello della tradizione giapponese dall’altro.

L’ambiente e la sua salvaguardia sono il terzo progetto presente in questo libro. Il tema ambientale, dell’inquinamento e del surriscaldamento globale sono all’ordine del giorno e coinvolgono tutto il mondo. Nessuno è escluso da questo tema. L’inquinamento ambientale è il problema principale ed è presente ovunque, vista la mole di rifiuti prodotta da chiunque sul pianeta. L’inquinamento riversato nei mari ha generato addirittura delle isole di plastica e la morte di molte creature marine per aver ingerito sostanze nocive. L’emergenza ambientale viene combattuta sui mass media e nelle grandi sedi del potere, ma deve divenire un cambiamento di mentalità da parte di tutti noi fino ai vari produttori industriali, un piccolo consapevole cambiamento quotidiano, che non ci faccia rinunciare alle piccole conquiste per migliorare la vita, ma che queste non distruggano l’ambiente che ci circonda. Una riflessione sul pianeta che, volendo o no, ci pone di fronte a queste problematiche che devono essere assolutamente affrontate.

Un omaggio doveroso ad Alessandro Manzoni e alla città di Lecco con “Su quel ramo del lago di Como - La città di Lecco”, dove, in alcuni scatti precisi e particolari, si vuole descrivere una città legata alla storia del territorio italiano. Il lago di Como con i suoi rami ha sempre affascinato, sia da un punto di vista naturalistico sia per la conformazione delle città che sorgono su di esso. Lecco è proprio la città che meglio descrive il vivere su di un lago, protetta da due catene ininterrotte di monti ed al tempo stesso aperta sulle rive di questo grande specchio d’acqua. Una città che trattiene il fascino dell’antico borgo unito ad una voglia di espansione ed evoluzione, senza tralasciare le radici che caratterizzano questi luoghi magici.

Un libro che descrive diversi ambienti, diversi orari, diversi luoghi, ma tutti con un punto in comune, l’esplorazione di questi posti, il cercare di capirli e viverli avendo sempre un occhio a come salvaguardarli. In questo libro non saranno presenti solamente delle fotografie di Giacomo Mozzi, ma anche una vera e propria analisi dei territori che possa aiutare anche nella comprensione di alcune fotografie ed eventi che stanno accadendo a livello globale. Una chiave di lettura sull’ambiente comprensibile a più livelli e che si pone l’obiettivo di riprodurre le diversità e la bellezza di alcune parti del mondo, mettendo anche in guardia l’uomo su cosa potrebbe accadere, se non si pone un freno all’inquinamento degli oceani e non solo.

“Il vulcano di parole”
L’edizione è un volume illustrato che raccoglie i testi del genealogista Fabio Messina e dedicati a numerosi temi oltre alla condivisa recensione, critica e biografia dedicata alla moglie Florence Antibrote Brandalesi che ha creato l’opera “Vulcano”a copertina della presente pubblicazione.

La copertina del libro è un’opera che rispecchia la genialità e il carattere, simile a un vulcano attivo, di Fabio Messina.

Il volume raccoglie gli scritti dal genealogista e alcune immagini così da tracciare la sua passione per la scrittura.

Fabio Messina è “il vulcano di parole” e nel libro è raccolta una minima parte dei suoi testi per presentare al pubblico lecchese uno dei personaggi contemporanei con cui Landi ha l’onore di collaborare e condividere la passione per la scrittura.

INCONTEMPORANEA 2025, presso Hangar Manzoni, Via dei Pescatori, 38 – Lecco, da giovedì 2 ottobre a domenica 5 ottobre, dalle ore 13.30 alle ore 16.30, ingresso libero con prenotazione obbligatoria sino ad esaurimento posti (prenotare con e-mail mariateresaberetta.65@gmail.com).