APOCALYSPE NOW

Arte

Campo del Ghetto Nuovbo, Cannaregio 2877, VENEZIA, VE, 30100, Italia
03/08/2018 - 09/09/2018

"E' possibile che in un periodo che celebra il trionfo della scienza, della tecnica, la longevità, il benessere, la pace, etc. etc., ecco è possibile che in un periodo siffatto le paure si moltiplichino inspiegabilmente? La paura dei virus, dei super-batteri, degli immigrati, dell’eternit appunto...Alla fine sono giunto alla conclusione che la paura è giustificata, ma non nelle forme in cui ci viene trasmessa dai mass-media e dai network, forme in gran parte ingannevoli e fuorvianti: il problema invero è quello ecologico del riscaldamento climatico, dell’inquinamento e dell’incremento demografico con l’annessa crisi delle risorse naturali disponibili. Che forma allora assumerà un ipotetico museo di storia naturale del futuro? Che resti e reperti potrà esibire? Apocalyspe Now cerca di dare una possibile risposta, che mi auguro possa rivelarsi completamente errata"
"Un topo fossilizzato nell’eternit non è certamente gradevole dal punto di vista estetico, anzi, può indurre ribrezzo e fobia. Eppure può suscitare una riflessione sulla labilità della condizione umana: il ratto non è solo un animale parassitario che accompagna e accompagnerà tutti gli aggregati umani nel futuro, ma come specie animale ha una storia biologica ben più lunga di quella dell’homo sapiens. La paura che provoca il topo non ha pertanto senso, mentre ben più sensata sarebbe la paura per quegli inquinanti che utilizziamo abitualmente e che stanno saturando la terra.
Inoltre,è necessaria anche una continua autoriflessione, che può essere talora decostruttiva: in fondo per comunicare la criticità dell’abuso delle materie plastiche, mi avvalgo di contenitori, supporti, plexiglass, etc. derivanti a loro volta dagli idrocarburi, innescando così un cortocircuito contraddittorio".