Archivio Tomaso Binga: al via il progetto di inventariazione e catalogazione scientifica delle opere
Arte, Arti Performative, Altro
Via Dei Giuochi Istmici, 39, Roma, RM, 00194, Italia
19/08/2025 - 31/03/2026
L’Archivio Tomaso Binga annuncia l’avvio del progetto di inventariazione generale e di catalogazione scientifica delle opere di Bianca Pucciarelli Menna, in arte Tomaso Binga (Salerno, 1931), una delle figure più originali e radicali della scena artistica italiana del secondo Novecento. Poetessa visiva, performer e sperimentatrice instancabile dei linguaggi verbo-visuali, Binga ha segnato in modo decisivo il rapporto tra scrittura, corpo e immagine, intrecciando ironia, impegno critico, femminismo e ricerca estetica.
Il nuovo progetto nasce con l’intento di tutelare, valorizzare e rendere accessibile un patrimonio vastissimo, costituito da opere, documenti, materiali d’archivio, fotografie e video che raccontano oltre cinquant’anni di ricerca artistica. Attraverso una ricognizione approfondita e sistematica, l’Archivio si pone l’obiettivo di realizzare un catalogo ragionato che diventerà uno strumento di studio e di consultazione imprescindibile per storici dell’arte, curatori, collezionisti, galleristi e istituzioni.
L’iniziativa sarà sostenuta da un comitato scientifico composto da studiosi e da critici, voci autorevoli che garantiranno la qualità e l’affidabilità del processo, offrendo al tempo stesso nuove prospettive di ricerca sull’opera dell’artista.
Con questa iniziativa l’Archivio Tomaso Binga consolida il proprio impegno, avviato nel 2023, nella conservazione della memoria e nella diffusione di una produzione che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della scrittura visuale e della cultura femminista. Il progetto rappresenta un passo decisivo non solo per la conoscenza e la circolazione del lavoro di Binga, ma anche per la sua piena valorizzazione a livello internazionale, aprendo la strada a future pubblicazioni, mostre e percorsi di studio.
L’Archivio invita collezionisti, galleristi, istituzioni e studiosi a collaborare attivamente, contribuendo al censimento e alla certificazione delle opere, in modo da garantire autenticità, tracciabilità e corretto riconoscimento alla produzione di un’artista che ha saputo coniugare rigore concettuale e ironia dissacrante, dando voce a un linguaggio ancora oggi sorprendentemente attuale.