Blow Up –

Arte, Altro

Villa Reale di Monza, Viale Brianza, 1, 20900 Monza MB, Monza, MB, 20900, Italia
21/12/2017 - 23/03/2018

La ricerca di Bernardí Roig [Palma di Maiorca, 1965], da sempre incentrata sulla relazione e la tensione che scaturisce da immagini mnemoniche, si sviluppa sotto forma di sculture a grandezza reale. Sono calchi di persone reali rese però in modo stereotipato, affinché assomiglino le une alle altre. Ogni figura sembra sottoposta a uno sforzo/stress mentale, eccessivo e insopportabile, come se si trovassero sempre sull’orlo di una crisi che ha il suo fulcro nella testa, luogo di una “angoscia permanente” (come afferma l’artista) invasa da pensieri, dubbi, ossessioni. Ed è proprio per questo motivo che tutte le figure, nessuna esclusa, rifiutano di guardare. «Le loro palpebre (rilassate o contratte)» – scrive Alberto Zanchetta nel testo che accompagna la mostra – «stendono un velo di oscurità sugli occhi, che si protendono verso l’interno, a scrutare i propri tormenti e i pensieri più reconditi. Questi corpi si ostinano a non voler vedere: sono gusci-involucri che stanno per sgretolarsi, corrosi dai loro stessi pensieri e dal rifiuto del mondo che li circonda».

Nei giardini della Villa Reale, le sculture di Roig si aggirano solitarie, senza alcuna meta, incapaci di sfuggire al proprio disagio psichico. Come se non bastasse, in mezzo a questi corpi e alla folla dei visitatori, risuona una voce che afferma di non poter «vivere contemporaneamente nella mia testa e nel mio corpo», sono le parole pronunciate da un “matto” che profetizza la fine del mondo. Una luce – artificiale, anzichè naturale, come d’abitudine nelle opere di Roig – potrebbe essere l’unica fonte di salvezza, o forse una blanda panacea alle sofferenze dell’umanità.

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