Carmelina Piccolis artista partigiana
Arte
Bastione di Mezzodì, via al Bastione, Cervo Ligure, IM, 18010, Italia
24/04/2024 - 19/05/2024
La forma femminile della Resistenza
Mostra della scultrice partigiana Carmelina Piccolis (Torino 1923-Milano 2001) a Cervo Ligure fino al 19 maggio 2024
"Carmelina Piccolis. Artista partigiana. Ferma e irrequieta materia" è il titolo della mostra allestita da Antonella Martina e Lisa Della Volpe, inaugurata al Bastione Mezzodì (Desiglioli) di Cervo Ligure il 23 aprile scorso, alla presenza della Sindaca Lina Cha, con gli interventi, coordinati da Antonella Martina, di Alfonsina Sibilla (A.N.P.I.), di Giuseppe Rainisio (ISRECIM), della storica dell’arte Lisa Della Volpe, Alberto Bader Piccolis curatore della collezione e dell'archivio dell'artista e di Margherita Dotto Rosso che ha portato la sua testimonianza di allieva della Piccolis al Liceo artistico di Cuneo nel biennio 1965/1967.
Patrocinata da ANPI e dall'Istituto Storico della Resistenza di Imperia, voluta dal Comune di Cervo Ligure e organizzata dai Comitati Cervo è Arte e Arte Mostre, la mostra, dedicata a tutti coloro che hanno combattuto per la Libertà e a tutti gli alunni dei licei artistici, è la prima occasione per ammirare una selezione di dipinti, sculture e incisioni provenienti dalla collezione della scultrice.
Sono esposti inoltre documenti, fotografie, articoli di quotidiani e oggetti dell'archivio personale della Piccolis che testimoniano l'attività di staffetta di Giustizia e Libertà per la quale riceve nel 1977 la medaglia al valore.
Misconosciuto almeno fino al 1965 è stato il prezioso contributo delle donne partigiane che hanno militato in Giustizia e Libertà, fino a quando alla GAM di Torino, la scultrice Carmelina Piccolis invitata da Ada Gobetti, racconta la sua esperienza di staffetta combattente nella IX Div. G.L Brig. Montana. Come per lo scultore Umberto Mastroianni, che di Carmelina Piccolis era amico e ne apprezzava il talento, l'esperienza della Resistenza per la sua tragica violenza resta il centro attorno al quale per anni convergono gli sforzi e la ricerca di un linguaggio artistico autonomo, che trova puntuale espressione non negli spazi aperti delle piazze, ma nei luoghi di studio dell'Accademia e nelle aule con gli alunni del liceo a Torino.