Ciriaco Campus TPQ Tavoli Pane Quadreria

Arte

Contemporary Cluster Palazzo Cavallerini Lazzaroni Via Barbieri 7 , ROMA, RM, 00186, Italia
13/01/2018 - 28/02/2018

Inaugura il 13 gennaio 2018, alle ore 18.30, nelle sale al terzo piano di Palazzo Cavallerini Lazzaroni, nuova sede di Contemporary Cluster, la mostra personale di Ciriaco Campus dal titolo “TPQ Tavoli Pane Quadreria”.
Verranno presentati al pubblico tre nuclei tematici di opere realizzate tra il 1998 e il 2016 con un allestimento curato dall’artista: “Tavoli d’Italia” (2007), “Private Collection” (2013-2015), “Pane” (1998-2016).
I “Tavoli d’Italia”, piani in marmo di Carrara che poggiano al di sopra di basi in metallo verniciate al forno, rappresentano un tour tutto italiano: essi portano incise, in lunghe serie, le ricette della gastronomia nazionale, l’elenco delle autostrade italiane, i risultati di una giornata di campionato dalla serie A alla serie D, oppure il Mib 30, il mercato azionario delle aziende italiane quotate alla borsa valori di Milano in una giornata del 2007. Identità, memoria e senso comune sono i temi che ricorrono all’interno di questi lavori che fissano, scolpendole nel marmo, le tracce di una storia comune nazionale lasciandone impressa una traccia eterna e mettendone in luce i punti di attrito rispetto alle moderne tecniche di riproduzione digitale.
“Private Collection” (2013-2015) è una quadreria di riproduzioni a dimensione reale di una selezione di opere d’arte, stampate su tela o altri supporti e antichizzate con metodi tradizionali, che dal Trecento arriva sino alla metà dell’Ottocento. Le opere di Raffaello, Turner, Rembrandt, Friedrich, David, Leonardo, Vermeer, Piero della Francesca, Canaletto, Bronzino, Bruegel, Michelangelo, Rubens, Dürer, tra gli altri, vengono riattualizzate dagli interventi dell’artista che giustappone ai quadri gesti di violenza contemporanea. Il pubblico compie un viaggio attraverso la storia dell’arte, reinterpretata e riproposta attraverso un allestimento che si ispira alle quadrerie del Settecento. All’arte classica viene riconosciuta la funzione di rappresentare quanto di positivo, etico e naturale l’uomo ha creato, esposta pertanto alla violenza fisica e culturale che ci circonda.
“Pane” (1998-2016), formata da due opere, costituisce il terzo e ultimo nucleo tematico dei lavori esposti da Ciriaco Campus. La prima è formata da due grandi fotografie realizzate a diciotto anni di distanza: una piramide di pani – impastati e cotti dall’artista - esposti nel 1998 all’American Academy di Roma dal titolo World Food Day che viene messa a confronto con una seconda fotografia in cui campeggia una identica piramide di pani, questa volta fatti di cartone pressato. Le fotografie realizzate da Campus sono scattate in completa assenza di contrasti luci-ombre, amplificando il carattere esclusivamente informativo delle immagini, private della loro convenzionale forza seduttiva propria del linguaggio pubblicitario.
La seconda opera, 9 Pani per Aleppo del 2016, è una mensola in alluminio verniciato su cui sono allineati pani in cartone pressato, richiamando esplicitamente “World Food Day”. E’ stata realizzata in occasione del lungo assedio subito dalla città di Aleppo.
Questi due lavori esposti in mostra ripropongono temi ricorrenti nel lavoro di Campus che spesso insiste sul senso di straniamento e spiazzamento dello spettatore posto di fronte alla crasi tra realtà e finzione. Un gioco dell’assurdo quello proposto da Campus che mette in luce le strutture discorsive del reale e le sovrastrutture ideali che lo informano.
Critica istituzionale, provocatorio allontanamento dagli stilemi convenzionali del sistema artistico, messa in scena del vero e del falso per indagare i dispositivi della comunicazione, sono alcune delle caratteristiche salienti di un viaggio attraverso la materia, sospeso continuamente tra realtà e finzione, tra passato e presente.