CLOSE ( )

Arte, Arti Performative

Via del Porto 48/CD, Bologna, BO, 40122, Italia
12/10/2020 - 29/11/2020

Close ( ) è il titolo di una serie di mostre visibili esclusivamente attraverso una fessura della serranda di Parsec. Il progetto ha inizio con il lavoro dell’artista Iside Calcagnile e a questa seguirà Gloria Dardari.
Close ( ) nasce dall’esigenza di riflettere e reagire alla chiusura emotiva, esistenziale e culturale che stiamo vivendo. E’ un ripensamento, sulla base dei decreti riguardanti la sospensione delle attività culturali, di alcuni lavori che avrebbero dovuto far parte del public program 2020. Siamo convint* che l’opera d’arte abbia bisogno di uno sguardo presente e che istanze di condivisione dal basso possano attivare nuovi modi di pensare all’arte e alle sue pratiche. Le installazioni degli artisti saranno il punto di partenza dal quale far nascere una serie di riflessioni e discussioni critiche online, sotto forma di approfondimenti messi a disposizione del pubblico, con il quale speriamo di poter continuare il confronto il prima possibile in presenza.

Parsec invita ad avvicinarvi, ad andare oltre la chiusura, guardando attraverso una fessura che diventa spiraglio e possibilità di far emergere ciò che dovrebbe rimanere celato.

Iside Calcagnile (Bologna, 1993) si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e nel 2019 consegue il diploma di secondo livello all’Accademia di Belle Arti di Venezia, percorso che porta la sua ricerca verso un approccio ecologico dei vari processi di conoscenza. Iside lavora con media differenti, dalla pittura su carta e tavola alla scrittura fino all'installazione. Le sue opere isolano elementi diversi per originare una nuova fisiologia, riscoprirne l’andamento o una peculiarità poco dichiarata. Nella maggior parte dei casi ogni componente del lavoro, spesso rappresentata da materiali di recupero, gode delle proprietà degli elementi limitrofi con cui stabilisce una relazione, aprendosi all’eventualità dell’incontro.

Parsec è un collettivo che nasce dall’esigenza di riflettere sul ruolo dell’arte e sul contemporaneo.
È uno spazio di cultura partecipata e fluida che dà coscienza mediante il confronto pratico e teorico.
L’unione di voci, sguardi e segni differenti legati dalla volontà comune di guardare nella stessa direzione.