Contemporanea

Arte, Arti Performative

Via Santelli 15, Signa, Firenze, Officina Odeon 5, Signa, FI, 50058, Italia
14/04/2018 - 21/04/2018

Mostra d'arte contemporanea in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Firenze, l'Assessorato alla Cultura di Signa e il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Il progetto Contemporanea parte nel settembre 2017 come seguito ed evoluzione di un’attività sul territorio di Signa avviata nel 2016. L’iniziativa aveva trovato il primo momento di realizzazione nella mostra Lightning, avvenuta nel giugno 2017. Questa ha avuto come scopo quello di portare i linguaggi del contemporaneo, tramite il lavoro di un gruppo di giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel territorio di Signa dove sono praticamente sconosciuti. Siamo partiti con il focus preciso, attraverso il supporto dell’Assessorato alla Cultura del Comune, di riattivare all’interno del tessuto urbano l’edifico abbandonato che viene chiamato “ Palazzo Ferroni”, prima e storica sede del Comune che ha subito varie trasformazioni ed usi durante il ‘900. Dopo l’esito della mostra ci siamo resi conto che, per poter parlare di un “spazio/dispositivo” per il contemporaneo, era necessario prima vedere se era possibile attivare un senso di “necessità” verso tali spazi e dinamiche. Il progetto Contemporanea parte quindi da questa effettiva mancanza e ha l’intento di generare “un’abitudine” verso una cultura di un certo tipo, sia nel cittadino che, soprattutto, nell’amministrazione comunale poiché, come è tipico nelle piccole realtà urbane, anche se vicine a poli come Firenze e Prato, queste, nonostante le possibili e sfruttabili ricchezze storiche e territoriali, restano troppo spesso limitrofe a determinate dinamiche. Contemporanea, partito nel settembre 2017 e che si concluderà nell’aprile 2018 con una mostra, è stata un percorso in sei appuntamenti nei quali i giovani artisti chiamati a partecipare hanno, nei primi cinque, sondato vari aspetti del territorio signese e, nell’ultimo, attraverso un confronto con la curatrice Alessandra Poggianti e gli esempi che il Museo Pecci può offrire, hanno discusso su cosa vuol dire lavorare e progettare un’opera site specific, partendo dalla territorialità di un determinato luogo. I primi cinque appuntamenti sono serviti per delineare una topografia identitaria del territorio attraverso vari aspetti, da quelli storici, attuali, urbani e sociali, per far conoscere e dare agli artisti degli spunti e del materiale sul quale lavorare. Il sesto e ultimo appuntamento, come detto svoltosi al Centro Pecci, ha concluso il programma.