Daniel Mannini riflette sul concetto di stile creativo
Arte
Online, Firenze, FI, 50100, Italia
08/11/2024 - 29/11/2024
Acquisire un proprio stile e una propria forza di comunicazione espressiva esclusiva e caratteristica, che si rende unica nella sua orchestrazione globale è certamente molto qualificante per un artista, che desidera emergere facendo leva sul potenziale di risorse soggettive individuali e sulla componente di personalizzazione originale e inedita, che lo rendono subito e immediatamente riconoscibile e subito e immediatamente distinguibile in maniera palese e lampante. Ogni vero artista vuole in qualche modo essere diverso e staccarsi dagli standard e dagli stereotipi massificanti e vuole fare arte sui generis, avere un'impronta e un imprinting non sdoganato e non infrazionato, vuole riuscire a trovare e consolidare una propria nicchia e recuperare uno stile tutto suo, non emulativo e non copiativo. È dunque plausibile per chi come Daniel Mannini (www.danielmanniniart.it) desidera essere apprezzato per lo stile personale e per la cifra stilistica personalizzata, fare scelte ponderate e riflettere su come proseguire nel cammino di ricerca e di sperimentazione sulla scia di questa direzione pregevole. Da qui è scaturita un'intervista a tema molto interessante, che potrete leggere integralmente sul blog www.elenagolliniartblogger.com e nel comunicato stampa allegato. Di seguito una piccola anticipazione.
Elena Gollini: Daniel, qual è il tuo punto di vista sul concetto di stile creativo personalizzato con esclusività e unicità?
Daniel Mannini: Quello che determina il percorso di un'artista è basato sulla sua unicità espressiva e di dialogo con lo spettatore. In tutti gli ambiti viene preso spunto da un qualcosa che ci incuriosisce approfondire, ma la vera differenza è quella di non appropriarsene ma di ispirarsi e abbinare il giusto abito alla propria personalità. Anche al giorno d'oggi vediamo questa emulazione di grandi maestri o di modelli che seguono le mode, ma il risultato è quello di un appiattimento delle idee e degli stili che non producono niente di buono per l'evoluzione dell'arte stessa. L'esempio che mi hanno insegnato è quello riguardante le famose tele con i tagli di Lucio Fontana: ognuno può dire di poterlo fare, ma il primo rimarrà sempre Fontana e l'opinione espressa è dovuta solo dal guardare il superfluo e non l'intensità di ogni singolo taglio.