Danzare con l’invisibile

Arte

Via Sant'Isaia 20, Istituto Storico Parri - Bologna Metropolitana, Bologna, BO, 40123, Italia
28/09/2024 - 16/10/2024

Sabato 28 settembre, alle ore 17 sarà inaugurata nella Sala del refettorio delle Monache dell’ex Convento di San Mattia - ora Sala Berti dell’Istituto Storico Parri - la mostra personale di Wanda Benatti. Bologna via Sant’Isaia 20.

La mostra rientra nel circuito di AMACI 20 Giornata del Contemporaneo che sabato 12 ottobre farà si che 24 musei Italiani e circa 1.000 realtà in tutta Italia apriranno per il ventesimo anno gratuitamente le loro porte con mostre, eventi, laboratori in presenza e online per accogliere e coinvolgere il grande pubblico.

Organizzata in sinergia con l’Istituto Storico Parri di Bologna è corredata dal testo critico del Prof. Pasquale Fameli e presenta una serie di ultime opere dell’Artista nate nell’arco degli ultimi mesi di quest’anno... Un accenno del testo critico di P. Fameli : …….“Il rapporto con lo spazio è da sempre un fattore centrale delle arti visive. Questo rapporto non si limita solo alla raffigurazione, ossia alla rappresentazione di un luogo, esistente o immaginario, interno o esterno, ma riguarda anche la relazione dell’opera con lo spazio reale”……...” i luoghi connotati, dotati di un’identità forte, affatto trascurabile, continuano a interessare gli artisti e le artiste proprio per la sfida che essi lanciano, che è la sfida dello spazio: provare a ‘starci dentro’, adattarsi alle condizioni e ai limiti che essi impongono, misurarsi con la loro architettura, convivere con le loro decorazioni. Sono i problemi con i quali si misura anche Wanda Benatti in questa mostra personale, Danzare con l’invisibile, che raduna sei opere di recente realizzazione, quattro dittici e due trittici, in cui il materismo gestuale di ascendenza informale si stempera e si dirada per tematizzare la tensione del vuoto e la ricerca di un equilibrio….”

La scelta del luogo, infatti, non è stata per nulla casuale così come accenna l’artista stessa: La sala dell’ex refettorio di un antico convento non è un luogo deciso a caso: è stato scelto volutamente come luogo per un incontro. Un luogo dove mettere a confronto il risultato in atto di una mia ricerca – visiva ed interiore – con la memoria e i segni di un luogo che conserva il ricordo di una spiritualità antica di secoli... Un dialogo tra modalità diverse del “pregare”: raccolto, muto, protetto e riparato da antiche mura, suggellato dalle raffigurazioni delle monache in processione che ancora permangono, come presenze evocatrici, nei frammenti di affreschi sulle pareti. Attraverso questa mostra l’aggancio con la memoria del luogo si proietta nel nostro presente, “si rimette in mostra”e grazie a questo nuovo svelamento ritrova la sua presenza antica in qualche misura rinnovata / ripristinata / ri attualizzata nel dialogo con i lavori esposti e con la loro poetica. Questi ultimi dipinti, tutti del 2024, sono segni tangibili e personali di un’esperienza condotta via via negli anni e poi tradotta in gesti, in segni, in alfabeti pittorici che sono prima di ogni altra cosa “preghiera”. Di lavoro in lavoro i dipinti si concretizzano nella costante ricerca di depurazione e di decantazione del Segno nella celebrazione dei doni che esso costantemente mi porta, nell’affermazione dell’energia vitale che lo alimenta e nella constatazione assolutamente chiara, concreta e manifesta, della sacralità della sua incessante trasmutazione... Trasmutazione di ciò che non è visibile né descrivibile se non nella forza e nell’intensità della pura esperienza...

Wanda Benatti, nasce a Bologna, dove tutt’ora vive e lavora.

Diplomatasi all’Istituto Statale d’Arte di Bologna, prosegue gli studi artistici ad Urbino alla Scuola Superiore di Grafica dove si abilita all’ insegnamento della grafica pubblicitaria. L’ambiente urbinate così ricco di pregnanze artistiche, il contatto con importanti Maestri dell’incisione contemporanea e l’amore per il segno - sviluppatosi nel contatto con i grandi P. Achille Cuniberti e Toti Scialoja - diventeranno poi elementi determinanti per la sua futura formazione artistica. Rientrata a Bologna, oltre a frequentare per un certo periodo l’Accademia di Belle Arti, lo studio calcografico di Mario Leoni ed altri, inizia una lunga collaborazione con lo Studio di architettura Gl. Gresleri. 

In parallelo all’attività pittorica e alla partecipazione a mostre personali e collettive si intensifica l’attività allo Studio di architettura con la partecipazione a concorsi internazionali dove interviene con sue ri elaborazioni pittoriche sui progetti presentati (Parigi-La Villette, Milano-la Triennale, Vienna- Quartiere di “Teilgebiet B”, Bologna- Giardino Quartiere Pilastro). Sue vetrate e dipinti figurano in numerosi Enti Pubblici, Banche e collezioni private a Bologna, in Italia e all’Estero.

Per maggiori info : http://www.wandabenatti.com/