DECADENZE di S. Berkoff

Teatro, Arti Performative

Spazio Scimmie Nude, Piazza Giovanni Perego 11 , Milano, Milano, 20154, Italia
11/05/2019 - 12/05/2019

Dopo dieci anni di drammaturgie originali, Scimmie Nude torna ad affidare a un testo già esistente il proprio studio teatrale incentrato sull’Uomo e sul suo comportamento, fra reattività animale e rapporti con l’ambiente esterno. Figli della Biomeccanica di Mejerchol’d, del teatro fisico di Grotowski e della pratica d’uso dei centri di Gurdjieff, Scimmie Nude, prendono nome dall’opera scientifica del filosofo William James, a sua volta ispirato da Antonin Artaud e dal suo “Teatro della Crudeltà” - oltre che da Brecht e dal Living Theatre.
“Decadenze” di Berkoff è un testo del 1981, eppure è di un'attualità sconvolgente. Scritto per una coppia di attori/performer, impegna ciascuno in un doppio ruolo. Si propone come caustica riflessione sulle dinamiche di potere nella scalata sociale e sulle diaboliche macchinazioni messe in atto anche solo per non scivolare al gradino immediatamente sottostante di questo altare innalzato al dio denaro. Ecco perché, nella messa in scena del regista Gaddo Bagnoli, fra paillette e lustrini dal ridondante gusto barocco, l'azione ruota invece attorno ad una essenziale piramide a gradoni. Simbolico ziqqurat di feroci pratiche sociali, è attorno a questo che si muovono, nei loro personaggi sempre grotteschi e spietati, Claudia Franceschetti e Andrea Magnelli, premiati, nel 2013, insieme a Marco Olivieri, alla Fêtes Internationales du Theatre (Canada) per “Pauraedesiderio”, concordemente ritenuto Miglior Spettacolo, tanto dalla giuria che dal pubblico.
Cifra di non secondaria importanza per la compagnia è la sperimentazione sulle possibilità vibratorie, sonore e musicali delle parole, al punto da essere affiancate e talvolta sostituite al senso psicologico delle battute stesse. In “Decadenze” tutto questo si traduce in un minuzioso lavoro di trascrizione sonora ad opera del musicista jazzista Sebastiano Bon.
Per il suo linguaggio a tratti osceno, se ne sconsiglia la visione a un pubblico di età inferiore ai 14 anni.