DEDICATO AL COLORE DEI SOGNI
Arte
Pallazzo Ghibellino, Piazza Farinata degli Uberti,, Empoli, Fi, 50053, Italia
09/12/2018 - 16/12/2018
Dal testo a catalogo di Federico Napoli (storico dell'arte)
IL COLORE DEI SOGNI
Figure intere, volti come maschere, occhi spalancati, bocche chiuse: il mondo pittorico di Anna Napoli si concretizza in un linguaggio espressivo personale, palesemente complesso, costruito per mezzo del colore.
E’ una pittura composta, in quanto costituita da elementi provenienti da situazioni sociali e affettive diverse oltreché trascorse nel tempo, dove l’unità del quadro è data dal particolare uso del colore: tonalità sempre brillanti, ma elaborate con ombre e trasparenze accostate fra loro, in modo da costruire l’immagine sintetica, per altro successivamente frammentata in campiture geometriche. Da questa varietà di origini, riferimenti e implicazioni scaturisce uno stile pittorico che effettua una vera trasformazione visionaria del mondo circostante e dei ricordi, per di più ricco di elementi simbolici: il ricorrente cipresso, l’aggressivo gallo, il costante uccello bianco; il rosso vissuto come passione, il giallo forse sentito come segno di pacatezza. Tutte le connessioni sono possibili, dilatandosi il soggetto sulla superficie pittorica e Tutte le emozioni producono conoscenza, avrebbe aggiunto + Aristotele.
Ma queste finestre - i quadri, appunto - aperte su di una realtà reinterpretata e filtrata attraverso la sensibilità dell’autrice, sono in effetti un modo di guardare al bagaglio dei ricordi personali, delle radici legate alla nascita e a quelle della nuova realtà abitativa attuale: si congiungono, così, il caldo cromatismo siciliano e la terrosità toscana, l’estroversione propria delle passioni e la riservata compostezza comunicativa. In tal senso, si raffronti il quadro Partenza (2013) con il resto delle opere esposte realizzate negli ultimi quattro anni, quadro volutamente incluso in questa esposizione presso il Circolo Arti Figurative del Palazzo Ghibellino di Empoli.
Dunque, questa è una mostra fatta di intime personali relazioni, dove la festosità delle composizioni, spesso gruppi di figure, si dipana secondo una cadenzata narrazione: è il caso delle opere provenienti dalla serie “Il Cantico dei Cantici”, gruppo di olii su tela o legno datati 2015-2018, dove palpita ancora una duplice interpretazione, se non fra sacro e profano o fra natura e spirito, certo tra esposizione favolistica e allegorico lirismo cromatico: ad esempio, il passo Il mio diletto è sceso al suo giardino / fra le aiuole del balsamo / a pascersi nei giardini, a cogliere gigli / io sono del mio diletto ed egli è mio / lui che si pasce tra i gigli (Il Cantico dei Cantici, 6,2-3) trova rispondenza nel significativo quadro della pittrice siciliana Il mio amato è mio e io sono sua (2017).
In parziale conclusione: questa di Anna Napoli è una pittura composita, che trova una sua precisa cadenza narrativa, solo in tal senso popolare, con riferimenti astrattivi e fantastici, dove il disegno è la traccia sicura della composizione, ma quest’ultima ha una sua sinteticità di impostazione illustrativa e grafica, espressione di un sogno visionario.