Dentro e Fuori. Architettura tra mostre, eventi e archivi
Arte, Arti Performative, Architettura, Altro
Triennale Milano - Via Alemagna 6, Milano, MI, 20121, Italia
13/11/2024 - 15/11/2024
“Dentro e Fuori” è un format di conversazioni attorno al tema dell’architettura in mostra, ospitato nel centro studi della Triennale di Milano Spazio Cuore, curato da Alessandro Rocca, Filippo Balma, Alessandro Pasero e Miriam Pistocchi. Per affrontare un tema così vasto, sono stati proposti sei incontri su temi specifici che gravitano attorno all’“architettura in mostra” intesa in senso ampio: dalla natura ambigua dell’esporre architettura all’utilizzo delle mostre come mezzo di dibattito, dalle sperimentazioni di nuove pratiche spaziali al rapporto fra la permanenza dell’architettura e la temporaneità dell’evento. Gli appuntamenti propongono dialoghi fra architett*, curator*, artist*, ricercator*, istituzioni e collettivi.
13.11.24 - "Curatela e politica"
A cura di Miriam Pistocchi
La giornata esplora il rapporto tra politica e scelte curatoriali, rivelando come le mostre e gli archivi spesso si confrontano con sistemi precostituiti di produzione e conservazione culturale, proponendo visioni alternative e critiche. Questi spazi negoziano o creano autonomamente margini di libertà. Prendere posizione in questo contesto implica una riflessione sulla capacità della curatela di ridefinire o sfidare i paradigmi culturali esistenti, contribuendo attivamente alla costruzione di nuovi significati e prospettive.
17.00-18.00
"Piattaforme"
Con Anna Livia Friel (EUpavilion, Supervoid), Matteo Costanzo (Campo, 2A+P/A), Claudia Mainardi (Fosbury)
Modera Miriam Pistocchi
Il rapporto che lega l’architettura alla politica trova la sua espressione più manifesta all’interno delle mostre internazionali, eventi in cui l’architettura si mostra come prodotto di una cultura nazionale e dove i curator* assumono un ruolo di pubblica rappresentazione. Se da un lato queste istituzioni garantiscono una piattaforma espositiva pubblicamente riconosciuta, dall’altro funzionano attraverso un sistema di regole che la pratica curatoriale sta da tempo mettendo in discussione. Attraverso l’esperienza di tre architett* e curator* l’incontro verte sul rapporto tra curatela e istituzioni culturali, sulle possibilità di una loro trasformazione critica e sull’opportunità di costruire spazi autonomi di riflessione.
18.30-19.30
"Resistenze"
Con Bianca Felicori (Forgotten Architecture), Giulia Vallicelli (Compulsive Archive), Federica Sofia Zambeletti (KoozArch)
Modera Filippo Balma
L’incontro ragiona sulle implicazioni politiche dell’archivio, ovvero sul ruolo di questo come strumento di resistenza culturale. All’interno dello spazio archivistico, infatti, l’organizzazione del materiale è intrinsecamente politica e non neutra: è la curatela a decidere su chi o cosa deve far parte dell’archivio e in quale forma, e chi o cosa invece ne viene escluso o, peggio, dimenticato. Perciò, se da un lato alcuni archivi hanno favorito il radicarsi di narrazioni dominanti, altri hanno assunto un carattere di resistenza culturale, opponendosi all’oblio o alla marginalizzazione di alcuni oggetti e soggetti. La tavola rotonda, dunque, propone un confronto sul ruolo politico dell’archivio e sulle forme di scontro culturale in architettura ad opera di questo.
14.11.24 Materia digitale
A cura di Filippo Balma
Gli ultimi decenni hanno visto una progressiva dematerializzazione della realtà e dell'esperienza, termini come data, metaverso e realtà virtuale sono diventati sempre più rilevanti. Da qui, la seconda giornata si interroga su come le mostre e gli archivi possano instaurare un dialogo con le nuove dimensioni digitali. Nei due incontri si parlerà di come si abita, si organizza e si ordina lo spazio virtuale, nonché delle ricadute materiali di quest’ultimo e delle opportunità di progettazione che esso offre.
16:00-17:00
"Data"
Con Caterina Micucci (Atelier Atollo), Davide Sisto, Carla Zhara Buda (Centro Archivi MAXXI)
Moderato da Filippo Balma
L'era digitale ha profondamente rivoluzionato la progettazione architettonica, in particolare quella degli archivi. L'esplosione dei dati e l'emergere di nuove tecnologie hanno cambiato radicalmente il modo in cui gestiamo le nostre tracce. Gli archivi, da interni affollati di scaffali, sono divenuti ambienti virtuali, la cui presenza fisica si ri-materializza in anonimi data centre. Questa metamorfosi ha reso il peso e la spazialità delle tracce ancor più invisibili e, spesso, ignorati. Il dialogo interroga dunque il rapporto tra corpo, architettura e memoria, esplorando le nuove dimensioni dell'archivio – fisiche, digitali, cyber – sostenendo che non può esistere virtuale senza materia, senza architettura.
18:30-19:30
"Display"
Con Davide Tommaso Ferrando, Elisabetta Modena, Luigi Savio (AbNormal)
Moderato da Miriam Pistocchi
Una delle riflessioni più attuali per chi lavora con lo spazio è quella sulla progressiva smaterializzazione di quest’ultimo a causa della diffusione di internet, dei dispositivi digitali e dei media immersivi come la realtà virtuale e la realtà aumentata, strumenti in grado di fornire un nuovo tipo di interazione spaziale. A partire da esperienze espositive, di ricerca e di progetto, l’incontro propone una discussione sul rapporto tra reale e virtuale nelle mostre di architettura, sulle opportunità di progettazione e allestimento dello spazio digitale e il suo rapporto con una realtà materiale sempre più ibrida.
15.11.24 - Architettura della Performance
A cura di Alessandro Pasero
Sempre più negli ultimi anni, architett*, autor* e ricercator* che si occupano di spazio e ambiente costruito, rispondono a questioni urbane e territoriali attraverso pratiche performative, spesso all’interno di manifestazioni culturali. Per investigare la relazione fra queste due scale, questa giornata riunisce – in due incontri – progettist*, autor* e artist* che utilizzano l’evento e la performance come mezzo spaziale. Il primo incontro si concentra sul progetto della sua infrastruttura, il secondo sulle narrazioni che queste permettono di riscrivere.
17:00-18:00
"Infrastrutture"
Con Stefano Colombo (Parasite 2.0), Alessandro Cugola (Every Island), Lorenzo Perri (Lemonot)
Modera Alessandro Pasero
Piuttosto che esibire architettura attraverso una mostra o un padiglione temporaneo, la performance permette la costruzione di un’esperienza e il coinvolgimento del pubblico. La performance – come strumento – è a volte più efficace di un disegno o di un modello per parlare di spazio: non è una disciplina, ma una forma di messa in discussione dei confini disciplinari. Durante l’evento, in queste costellazioni temporanee di corpi, l'architettura funziona principalmente come medium anziché come fine. Questa tavola rotonda discute del rapporto fra interventi performativi e il progetto della loro infrastruttura, sfondo o stage: mettendo in dubbio la centralità dell’“architettura”, superando limiti disciplinari tradizionali e ridefinendo il ruolo del progettista oggi in questi contesti.
18:30-19:30
"Attivazioni"
Con Giovanni Attili (Civitonia), Matilde Cassani (Matilde Cassani Studio), Grazia Mappa (Post Disaster)
Modera Alessandro Pasero
Mercato o arena sacra, rituale coreografato o raduno improvvisato, performance e architettura sono sempre intrecciate. Questa tavola rotonda discute dell’utilizzo di interventi performativi come mezzo attraverso cui presentare narrazioni diverse, parallele o in opposizione, rispetto al contesto esistente. Diversamente da una mostra tradizionale, in questi casi il racconto di un luogo avviene nel luogo stesso. L’evento è lo strumento che permette questa operazione narrativa di riscrittura e racconto di un contesto: la performance è così portatrice di un potenziale critico che va oltre il testuale o il visivo, verso il live, lo spaziale e l'immersivo. Attraverso una diversa interazione tra corpi, sito, pubblico e tempo – attivando temporaneamente uno spazio – luoghi e storie possono essere riscritte e presentate secondo nuove narrazioni.