Eder Olguín – 2×1

Arte

DISPLAY, Vicolo al Leon d'Oro, 4/A, PARMA, PR, 43121, Italia
25/06/2021 - 23/07/2021

Eder Olguín
2x1
a cura di Ilaria Monti
25 giugno | 23 luglio 2021

Il 25 giugno 2021 alle ore 18, Display presenta 2x1, prima personale italiana di Eder Olguìn a cura di Ilaria Monti. La mostra sarà visitabile fino al 23 luglio 2021.
Artista messicano attivo Parigi da diversi anni, Olguin propone una riflessione sulle forme e le tracce della presenza-assenza, creando una stratificazione di significati in cui si mescolano riferimenti culturali, luoghi comuni e immaginari della tradizione storico-artistica.
Il progetto espositivo si articola in una serie di opere pittoriche e una installazione site-specific che trae ispirazione da Le Sedie, una farsa tragica del teatro dell’assurdo di Eugène Ionesco rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1952. Come nella piece teatrale dove tra le sedie vuote è messa in scena tutta l’assurdità dei due protagonisti impegnati in un delirante dialogo con dei personaggi inesistenti, Olguín mette in primo piano l’autonomia di ogni soggetto e oggetto rappresentato. Bicchieri, accendini e lattine di bibite trasformate in un feticcio dorato e consumato, esistono come surrogati di presenze invisibili, entrano in relazione con i soggetti che Olguín coglie in una quotidianità dai tempi lenti e sospesi.
Giocando con il soprannome attribuito negli anni alla città di Parma, la “Petit Paris”, lo spazio espositivo è trasformato in un luogo di incontro in cui l’artista porta con sé non solo la personale esperienza di luoghi vissuti e spazi percorsi, ma anche la memoria di una tradizione pittorica particolarmente legata ai cafè des artists e ai locali notturni, quella dei circoli artistici della Parigi impressionista e post-impressionista, fino alle Avanguardie. Immagini e memorie di spazi di interazione, socialità e abitudini, diventano metafora di un parlare senza comunicare davvero. Da qui, la formula numerica 2x1 a cui la mostra fa riferimento: anche se moltiplicato, due è in qualche modo sempre uguale a uno. Olguín evidenzia gli scarti tra una dimensione dialogica e monologica della comunicazione, e soprattutto il momento in cui, forse, non c’è più niente da dire.