Enzo Esposito – Corpo a corpo con la pittura

Arte

Via Tadino 26, Milano, Milano, Milano, 20124, Italia
14/01/2020 - 17/01/2020

Il libro, edito da Prearo, costituisce la più completa monografia sull’opera di Enzo Esposito.
L’artista, nato a Benevento nel 1946, dopo una fase concettuale all’inizio degli anni Settanta,
testimoniata dalle prime mostre tenute nella galleria Studio Oggetto di Caserta e
caratterizzata da lavori che presentavano una ricerca sul rapporto fra sé e l’altro con riferimenti
medico-anatomici, ha avviato, a partire dalla seconda metà di quel decennio la sua
attività pittorica più conosciuta. Attraverso interventi ambientali, in cui segni e colori si
disponevano nello spazio dei luoghi espositivi (Pasquale Trisorio, Napoli; Cesare Manzo,
Pescara; Diagramma/Luciano Inga Pin, Milano; Bonomo, Bari), la sua opera si afferma
nell’ambito del recupero della pittura, ponendolo tra i protagonisti dell’importante mostra
Pittura-ambiente, curata da Renato Barilli e Francesca Alinovi a Palazzo Reale di Milano,
che fa il punto su quella tendenza. Agisce poi nel suo immaginario la memoria di Kandinsky,
insieme a una qualificazione espressionista del colore che va a connotare la sua pittura
sempre più avvolgente e pervasiva nel contesto delle proposte della “generazione
postmoderna”. A partire dagli anni Ottanta il colore diviene sempre più protagonista delle
sue opere, che abitano e travalicano la forma-quadro e si fanno notare in numerose mostre
presso rinomate gallerie italiane e straniere, quali lo Studio Marconi di Milano. La posizione
artistica di Esposito si muove sempre attorno a una ricerca di equilibrio fra tensioni
interiori e necessità di struttura, indagando la relazione fra pittura e spazio.
Il volume, di 360 pagine, è introdotto da un saggio critico di Francesco Tedeschi, che ne
ha curato l’impostazione e la scansione nelle diverse stagioni dell’opera dell’artista. Oltre
a raccogliere, nei diversi momenti, i principali scritti di Enzo Esposito legati all’evoluzione
del suo lavoro, il libro è completato da scritti di Catherine Millet e Fernando Castro Flórez.
Tutti i testi sono anche tradotti in inglese.