Eros a Belgioioso

Arte

Viale Dante, 2, Castello di Belgioioso, Belgioioso, Pavia, 27011, Italia
07/09/2019 - 22/09/2019

Inaugurerà sabato 7 settembre, al Castello di Belgioioso, la mostra “Eros Belgioioso” di Michele Mainoli, che raccoglierà oltre 100 opere, olio su tela, di miniature erotiche, mai esposte prima d’ora.

Questa occasione è particolarmente importante perché permette, per la prima volta, di entrare nel mondo poetico di Mainoli, che è un dovere prima ancora che un godimento.
Nella sensibilità e nell’amore che ha per la natura, Mainoli non si sente mai spettatore ma partecipe: una sensibilità e un amore pieni di pudore, gelosia quasi risentiti.
Soprattutto, vanno ricercati nella sua ansia e nella sua angoscia, i momenti di serenità e di distensione così rari nella sua opera da indurre a pensare che siano i più labili, se pure sempre dentro una loro giusta e rigorosa misura.
Un artista autentico, forte e delicato nello stesso tempo, sensibile e rude, immerso nel sogno ma perennemente ancorato al reale.
L’eros per Mainoli non è stato uno snobistico, o peggio, morboso e ozioso tentativo per catturare l’attenzione del pubblico, anzi, semmai un’occasione ulteriore per scandagliare più profondamente e coraggiosamente il mistero dell’uomo senza ipocrisie e pregiudizi.
Ogni nudo deve sempre fare i conti con l’anima e l’interiorità psicologica del personaggio rappresentato: per questo, anche nella pittura “erotica”, l’artista non esprime affatto una pittura facile e di immediata assimilazione. Tutt’altro. Ci vuole molta sensibilità, cultura e capacità critica per poter apprezzare a fondo le sue opere.
Il nudo nell’arte non è di certo una novità mainoliana, egli ha soltanto cercato di offrire il proprio prezioso contributo alla migliore comprensione della ricchezza della sessualità umana.

L’ossessione erotica non è pornografia ma è espressione di libertà, di desiderio, di assoluta spontaneità che si sogna.
Mainoli scandaglia tutti gli aspetti dell’animo umano, non si sottrae ai tormenti che lo affliggono, ma non trascura di fissare nelle sue opere quella tensione pura, il fascino e, allo stesso tempo l’inquietudine, che dalla pratica erotica sono in grado di condurre ad una sorta di elevazione spirituale.

“Sono un artista non integrato ma “disintegrato” dalla civiltà consumistica e materialistica”.
In questa dichiarazione, rilasciata in un’intervista a Giordano Stella, Mainoli offre un profondo giudizio di sé e una implicita spiegazione del perché, nonostante la vasta produzione pittorica e grafica, le recensioni sempre lusinghiere dei critici d’arte più conosciuti, la sua opera e la sua persona rimangono ancora poco conosciute, se non dimenticate.

Una sala sarà dedicata alle incisioni di grafica “La casa di piacere” realizzata negli anni ’50 e una serie di oli di dimensioni più grandi completeranno la mostra.
Le sue opere figurano in importanti musei e collezioni pubbliche in Italia e all’estero, fra cui la Galleria D’Arte Moderna a Roma, la Raccolta Bertarelli al Castello Sforzesco di Milano, la Biblioteca Nazionale Svizzera a Berna, la New York Public Library, il Museo Puskin a Mosca, il Comune di Venezia e l’Arta Vereneigung der Kunstfreunde di Zurigo.

Mostra: dal 7 al 22 settembre 2019
Orario d’apertura:
da lunedì a venerdì: dalle ore 14/18 – mattina su appuntamento
sabato e domenica: dalle ore 10,30 alle 12,30 – 14,30 alle 17,30
Costo: intero 10 € - ridotto 7 €
Catalogo: 25 €
https://www.belgioioso.it/mostre-arte/michele-mainoli/