FINISSAGE Carmine Leta. Nel Giardino Magico

Arte

via del Casale di San Pio V, 44 , Roma, rm, 00151, Italia
19/07/2018

La magia della notte e quella delle sculture, delle luci e dell'intero giardino: un'ultima occasione per apprezzare l'allestimento dei lavori di Carmine Leta nel parco rinascimentale del Casale di San Pio V, sede della mostra.
Una mostra particolare, ispirata al giardino incantato della maga Armida descritto da Torquato Tasso nella Gerusalemme liberata, nel quale i cavalieri crociati rischiarono di perdere il senno. Allo stesso modo, le opere di Carmine Leta costruiscono linee di luce attraverso lo spazio, mentre (magia tecnologica!) dal folto degli alberi sussurrano poesie e pensieri ai visitatori.
Le linee sono percorsi che bisogna saper vedere, si intersecano a costruire storie per immagini.
E sono annidate fra loro in un filo conduttore unuico: la Vita, dalla sua forma più basica a quella più complessa
Ogni linea, fatta di infiniti punti, contiene il tutto. Le sculture sono un disegno aereo, mobile, attraversabile dallo sguardo, che ci salva dalla vertigine del Nulla mettendo a fuoco una porzione di spazio tra noi e l’infinito.
Nello slittamento continuo e disorientante tra sogno, illusione e immanenza, la realtà è qui, davanti ai nostri occhi, molteplice come le possibilità dell’esistenza.
Nel lavoro di Carmine Leta, il discorso visivo è figlio di una tensione platonica, una continua lotta tra forza e intelletto dalla quale le sculture si generano: la leggerezza aerea è ottenuta da uno impegno fisico anche brutale, di mani e di fuoco, finché la resistenza del ferro si piega alla volontà di un concetto, diventa ideogramma sospeso nel vuoto, inciso nel cielo con ingannevole inconsistenza.
Le installazioni si prestano con spontaneità a dialogare con la natura viva di un parco rinascimentale, contenuta in una cornice architettonica ideale, guidata dalla mano dell’uomo a ricostruire un nuovo parádeisos, luogo primigenio della vita nella sua forma più pura, ignara del peccato.
Il giardino è la chiave per trovare (ne saremo capaci?) risposta alle domande che le sculture ci pongono. (Penelope Filacchione)
Fotografie: Mario Zeppa
A cura di Penelope Filacchione

Giovedì 19 luglio h.20.00-22.00
Via del Casale di San Pio V, 44 Roma