Franco Marinai-Between the corners of my bed

Arte

PIg Prints, Via Monte san genesio 13, Milano, Mi, 20158, Italia
31/10/2022 - 26/11/2022

PigPrints ha il piacere di presentare una selezione di 25 photogravures tratte da BETWEEN THE CORNERS OF MY BED, un monumentale libro d’artista (anch’esso in mostra) che racchiude oltre 100 incisioni di cui 80 photogravures, stampate dall’artista nel 2008 nel suo studio di New York.

FRANCO MARINAI è un “printmaker”, parola intraducibile in italiano che definisce l’artista che utilizza tecniche di stampa manuali per la realizzazione delle proprie opere. La disciplina per la quale Franco è un riconosciuto maestro è la photogravure, una tecnica antica e complessa che permette di trasferire un’immagine da un negativo fotografico direttamente ad una lastra di rame e di stampare poi, da questa matrice, copie al torchio calcografico.

BETWEEN THE CORNERS OF MY BED è una diretta continuazione dell’attività dell’artista legata al cinema. Come filmmaker sperimentale il lavoro di Franco Marinai consisteva in interventi manuali sull’emulsione della pellicola che veniva trattata come fosse un foglio di carta o una tela, disegnando, dipingendo o graffiando ogni singolo fotogramma, Super8 o 16mm che fosse.
Col passare del tempo però era sorta nell’artista una certa insoddisfazione riguardo alla transitorietà dell’immagine in movimento e si poneva la questione di arrivare a qualcosa di più concreto e di più tangibile di una fuggevole impressione lasciata sulla rètina.
Negli stessi anni Marinai rimane affascinato dalle molteplici possibilità offerte dalla Photogravure, una tecnica che permette di riprodurre un’immagine fotografica mantenendo tutte le gradazioni presenti tra il bianco e il nero e stampabile con inchiostro calcografico su carta di qualità. Decide quindi di seguire un corso col maestro stampatore Lothar Osterburg. 
Questo fu l’inizio di una lunga avventura nel campo dell’arte della stampa e del susseguente entusiasmo per la photogravure, dovuto tanto ai risultati che si potevano ottenere quanto al procedimento stesso, con tutte le difficoltà e le numerose sfide che poneva. Procedimento rivelatosi sin dall’inizio allo stesso tempo coinvolgente e gratificante, nonostante il lungo tempo necessario per arrivare a padroneggiarlo.
Dopo innumerevoli stampe, alcuni portfoli e un paio di libri fatti con lo scopo di far pratica, Marinai prende la decisione di imbarcarsi in un progetto con un respiro più ampio dandogli una struttura narrativa tale da accogliere un grande numero di photogravures e che — come i film-diario del cinema underground — riflettesse il mondo intorno a lui, le esperienze personali e i pensieri derivanti dalle disordinate letture dei testi filosofici di Heidegger.
Stabiliti forma e contenuto, per oltre un anno tra il 2007 e il 2008, l’artista si trova immerso nel processo di realizzazione delle lastre frequentando il Manhattan Graphics Center di New York, spesso portandone avanti diverse contemporaneamente, per poi stamparle nel suo studio, affiancate in coppia sullo stesso foglio di carta (una sfida aggiuntiva), in tiratura di 8 esemplari ciascuna.
Tutte le fotografie (con l’eccezione dell’immagine di Carlo Emilio Gadda affiancata all’immagine di G.W.Bush insieme ad Atta, il dirottatore dell’11 settembre, e dell’orinatoio di Duchamp) sono fotografie originali scattate da Marinai in quegli stessi giorni o nei primi tempi dopo essersi trasferito a New York alla fine degli anni ‘70.
Per mantenere una forma narrativa le photogravures sono state raggruppate in “sequenze”, non troppo rigide, che avessero a che fare con New York, il quartiere (dove Franco Marinai viveva), la quotidianità, l’arte, la natura, le “news”, la Toscana…inframezzandole con delle immagini realizzate all’acquatinta che illustrano realmente i 4 angoli del letto (rappresentato nelle ultime pagine del libro) che l’artista e la moglie avevano costruito nel loro loft della Bowery, a New York, che — a tal proposito — apparteneva ad Andy Warhol, che era così il padrone di casa (e Jean-Michel Basquiat il vicino).
Delle 7 copie del libro realizzate, 2 sono state rilegate da Henry Bookbindings, un ebreo chassidico che vive e lavora in un seminterrato su Henry Street nel Lower East Side, un luogo buio e stipato all’inverosimile che sembra non conoscere il passare del tempo.
Con questa mostra presso Pig Prints BETWEEN THE CORNERS OF MY BED viene esposto per la prima prima volta in Italia.

Nato a Firenze, Franco Marinai divide il suo tempo fra gli Stati Uniti e l’Italia. Dopo essersi laureato in Scienze Politiche, si è trasferito a New York per dedicarsi al cinema sperimentale, alla creazione di applicazioni grafiche, al video, alla fotografia non figurativa, alla stampa calcografica e alla realizzazione di libri d’artista.Suoi lavori sono nella collezione permanente dell’Anthology Film Archives, in quella del Center for Book Arts, in quella del Leslie–Lohman Museum of Gay and Lesbian Art a New York, nella Library of Congress a Washington, e nella Biblioteca Nazionale di Firenze.Recentemente a Serrazzano, un piccolo villaggio che si trova nelle colline metallifere tra Pisa e Volterra, ha fondato TWO CENTS PRESS, una residenza per artisti dedicata all’arte della stampa, un centro di ricerca per chiunque sia interessato a imparare le tecniche calcografiche come linguaggio espressivo, e una stamperia d’arte di edizioni limitate.

PIG PRINTS è un laboratorio di produzione artistica e spazio espositivo dedicato principalmente alla stampa calcografica, aperto a Milano nel 2020 da Guido Pigni. Collabora con artisti italiani e internazionali anche attraverso residenze, incontri e realizzazioni di edizioni in tiratura limitata.