Ghraphein

Arte

Via Cavour 91, Noto, Sr, 96017, Italia
07/06/2019 - 16/08/2019

GHRAPHEIN documenta senza ambizioni di compiutezza i felici esiti raggiunti nel campo delle arti grafiche durante la seconda metà del Novecento, quando la marcata esigenza di rinnovare la funzione sociale dell'artista decretò la rinascita della stampa d'arte nella sua duplice valenza di genere autonomo e di processo comunicativo di massa.
La mostra è excursus multiforme e variegato di segni, colori e sperimentazioni tecniche che si snoda fra astrazione e figurazione, sulla scorta delle numerose innovazioni artistiche che videro in quegli anni l’Italia tornare protagonista di un dialogo internazionale in parte testimoniato dalle opere esposte.
Il corpus della mostra è costituito da una trentina di incisioni su carta, realizzate da alcuni dei massimi esponenti dell'arte europea del XX secolo. Tra questi si citano in particolare i capostipiti dell'informale italiano: Lucio Fontana, che apre il percorso espositivo con una calcografia a rilievo (Nudo rosa), Alberto Burri e Afro Basaldella. Seguono, sempre nell'ambito dell'astrattismo nazionale, opere di Scialoja, Dorazio, Capogrossi, Consagra, Santomaso e Giò Pomodoro, mentre le coeve ricerche europee sono rappresentate dall'espressionismo calligrafico del belga Pierre Alechinsky, fondatore del gruppo CoBRa, e dal virtuosismo lirico del britannico Victor Pasmore. Concludono questo sintetico viaggio nei linguaggi grafici di fine secolo scorso le proposte figurative di quattro grandi maestri europei. Dalle virtuose acqueforti del bosniaco Safet Zec e del ceco Jirì Anderle si passa alle impronte evanescenti dell'americano George Segal, per finire con le visionarie metafore esistenziali del londinese Graham Sutherland.
La maggior parte delle carte esposte escono dai torchi della celebre stamperia 2RC di Roma dove, in un clima di continua e costante evoluzione dei linguaggi grafici tradizionali, Valter ed Eleonora Rossi permisero agli artisti di esprimersi come facevano già con altri media, liberandoli dai limiti tecnici tipici dell'incisione (formato, colore e modalità esecutive). E anche grazie alla sensibilità, passione e competenza dei due stampatori, infatti, se gli artisti che gravitavano intorno alla 2RC raggiunsero esiti straordinari e assolutamente inediti per capacità d'invenzione e rigore formale, tanto che talune opere oggi vengono considerate delle pietre miliari non solo nella loro produzione artistica ma anche nella storia della grafica contemporanea. GHRAPHEIN, in definitiva, è un invito ad ammirare le qualità precipue della stampa d'arte (ovviamente quella originale, in cui ideatore ed esecutore sono la stessa persona), senza quei pregiudizi che a volte - anche tra gli addetti ai lavori - la relegano impropriamente al rango di arte minore, come se la possibilità di moltiplicare un'idea sminuisse la bontà dell’invenzione e dell'opera finale.

Tra luglio e agosto, inoltre, é previsto un ciclo di incontri settimanali, a cura del critico d’arte Giuseppe Carrubba, con artisti contemporanei invitati a presentare e a esporre una selezione delle proprie opere presso una delle sale del museo. Si allega la presentazione del progetto.
Artisti: Calusca (Luca Scandura - Catania, 1975), Paolo Greco (Catania, 1958), Andrea Marchese (Caltanissetta, 1984), Giuseppe Ragazzini (Londra, 1978), Francesco Rinzivillo (Comiso, 1966), Piero Roccasalvo Rub (Siracusa, 1974), Calusca.

La mostra é stata già presentata in forma ridotta nel 2017 presso il temporary store di Sudestasi Contemporanea a Milano.