Giacomo Vitturini – Allegoria dello Spirituale
Arte
Via Zoello Barbieri Zoello, 19, Castelnuovo Rangone, MO, 41051, Italia
02/11/2025 - 31/12/2050
Un grande trittico, realizzato a matita, gesso e carboncino su tavola di legno. Questa è “ Allegoria dello Spirituale”, l'installazione permanente di Giacomo Vitturini, collocata presso l’ala storica del cimitero di via Zoello Barbieri a Castelnuovo Rangone.
L'opera verrà inaugurata domenica 2 novembre 2025 alle ore 10, alla presenza dell'artista, del Sindaco Massimo Paradisi, dell'Assessore alla Cultura Stefano Solignani, dell'Assessore ai Lavori Pubblici Matteo Ferrari e del Parroco Don Fabrizio Colombini. Il progetto, a cura di Alessandro Mescoli, Andrea Barillaro, in collaborazione con l'associazione Ricognizioni sull'Arte, Massimiliano Piccini e Giorgia Cantelli, è stato realizzato appositamente per questa antica ala del camposanto, con l'idea di fondo della restituzione di un luogo alla comunità anche in occasione delle iniziative per i “ mille anni di Castelnuovo Rangone”.
“ Ancora una volta – spiega l'Assessore Ferrari – il nostro patrimonio pubblico si trova al centro di un progetto di arte, il nostro cimitero cittadino nella sua parte storica è un bene prezioso e questo progetto si inserisce in una riqualificazione iniziata dall'Amministrazione qualche anno fa, con due file di cipressi all'ingresso, a formare un percorso ideale che accompagna i visitatori verso l’opera esposta al pubblico". Così l'Assessore Solignani: “Desidero ringraziare i curatori e l’associazione culturale Ricognizioni sull’Arte per questo progetto che va a continuare il percorso di arte diffusa sul territorio e la promozione della cultura visiva, contribuendo a creare una rete di opere d’arte e luoghi di interesse, meta in divenire di un turismo di prossimità”.
L’intervento tende a valorizzare lo spazio libero di una delle logge laterali, rendendolo un luogo umanizzato, di raccoglimento e di meditazione , in grado di accogliere sia chi si trova a fruire per necessità di questo luogo, sia chi segue un percorso di arte e storia. L’installazione artistica pone l’accento sul tema del creato e dell’accudire, del prendersi cura dell’ambiente come casa comune. Partendo da questa riflessione l'artista ha sviluppato un ambiente a disegno, suddividendolo in un trittico realizzato a matita, gesso e carboncino su tavola di legno. L’artista antepone ai temi della morte, del dolore e del deposto, tipici per le iconografie del camposanto, un pensiero naturale, un’arcadia dove lingue di terra e rivi si fondono da un lato all’altro del trittico. Al centro un Eden, un giardino, con diverse figure femminili in veste adamitica che sembrano richiamare simbolicamente le diverse epoche e stili della pittura e della rappresentazione della figura umana disegnata. Dagli antichi, fino a Balthus, Messina e Galliani. Al centro una coppia di bambini, nutre un’alberello.
Vitturini, che vive tra Firenze e Fermo, ha sviluppato nel corso degli anni un peculiare linguaggio espressivo, teso ad evocare attraverso personali studi e rielaborazioni dei brani dell’arte del passato, nuove visioni, immagini tratte a grafite, come in questo caso, classiche e novecentiste insieme. Dice l’artista riguardo alla sua opera e poetica:
L'installazione si aggiunge a quella già esistente di Francesca Dondoglio, ed è parte di un progetto di valorizzazione dei luoghi storici presenti sul territorio comunale, e contribuisce a creare una rete di opere d'arte già in essere, emergenze storico-ambientali, e di interesse. In occasione dell’allestimento è stato prodotto un video documentario realizzato da Ludovica Prandi che raccoglie i contributi documentali di chi ha collaborato a questo progetto visibile su Youtube. Domenica 2 novembre, in occasione dell’inaugurazione, verrà presentata un’edizione tipografica in tiratura limitata numerata e firmata dall’artista e curata da Alessandro Mescoli.


