Giuseppe De Mattia. Disegni Accomodati
Arte, Teatro, Arti Performative
DAMSLab-Laboratorio delle Arti, Piazzetta P. P. Pasolini 5/b, Bologna, Bo, 40122, Italia
28/01/2019 - 03/02/2019
L’atto di rendere visibili le tracce del processo creativo e lo sviluppo di una personale poetica di recupero dell’oggetto sono elementi cardine del lavoro di Giuseppe De Mattia (Bari, 1980) e i temi principali della mostra Disegni Accomodati, a cura di Enrico Camprini, Domiziana Pelati e Chiara Spaggiari che inaugura il 28 gennaio al DAMSLab di Bologna e sarà visitabile fino al 3 febbraio 2019.
Il progetto Disegni Accomodati ha preso vita nell’ambito dell’iniziativa “Curatore per un giorno”, promossa dalla felice collaborazione tra il Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater Studiorum/La Soffitta e il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna. I gruppi di studenti partecipanti hanno elaborato i loro progetti di allestimento a partire dagli artisti protagonisti della mostra bolognese That’s IT! Sull’ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine, tenutasi al MAMbo tra giugno 2018 e gennaio 2019. L’iniziativa ha permesso agli studenti di cimentarsi concretamente nella curatela e nell’allestimento di una mostra, in modo da offrire alla proposta selezionata la possibilità di inserirsi nel contesto di ART CITY Bologna 2019, coronando una positiva collaborazione tra università e istituzioni museali cittadine. Il progetto scelto dalla commissione ha preso vita da un dialogo tra i curatori e Giuseppe De Mattia, il cui lavoro ha fornito spunti stimolanti e possibilità concrete di realizzazione.
La mostra al DAMSLab si propone di raccontare attraverso la serie dei Disegni Interrotti e la performance Giacca militare svizzera, alcuni nuclei tematici ricorrenti nel lavoro di Giuseppe De Mattia, quali la sperimentazione di nuove poetiche dell’oggetto e l’introduzione dei processi casuali nella creazione dell’opera d’arte.
La modalità di esposizione delle opere è stata pensata in funzione di un dialogo tra il lavoro di De Mattia e lo spazio espositivo, che da luogo d’attesa viene mutato in un ambiente di fruizione artistica. Le tele “accomodate” rimandano infatti all’atmosfera degli atélier, dove i quadri in attesa di essere completati venivano posizionati dai pittori su delle sedie.
Il percorso espositivo si divide in due sezioni che sottolineano l’importanza del rapporto tra “caso e progetto”, aspetto che in questa sede si è deciso di privilegiare.
La prima sezione è dedicata alla serie dei Disegni Interrotti, dipinti ad acrilico su tela, la cui realizzazione implica processi indotti e al contempo casuali. L’artista, infatti, trova e rompe dei piatti di ceramica decorati, ricavando dai frammenti nuove forme che egli denomina “modelle”, le forme “interrotte” vengono dunque riportate su tela dall’artista, occultando così ogni rapporto con il referente. La genesi dell’opera è mostrata al pubblico grazie all’esposizione delle “modelle” e di materiale multimediale.
La seconda sezione è insieme esposizione e luogo del processo creativo, in quanto vi avverrà la performance Giacca militare svizzera. L’artista ha progettato un dispositivo collegato a una giacca che, seguendo le istruzioni da lui fornite, permette al performer di tracciare dei segni a carboncino su alcuni fogli stesi a terra. I disegni che ne risulteranno, verranno “accomodati” e esposti come vestiti stesi, mentre la giacca, traccia del processo creativo e opera in sé, verrà appoggiata su una sedia.
L’inaugurazione della mostra con performance si terrà a Bologna il 28 gennaio a partire dalle ore 17 al DAMSLab - Laboratorio delle Arti.