Human Forest

Fotografia

Galleria al142_Viale Monza 142_cortile interno (cit.105), Milano, MI, 20100, Italia
15/10/2020 - 31/10/2020

L’Amazzonia è per tutti il polmone verde della Terra. Pochi si soffermano sul fatto che è un luogo inestricabilmente connesso agli esseri umani che da sempre lo abitano, testimoni diretti della sua unicità e degli stravolgimenti sociali e ambientali che attualmente lo minacciano.
A causa della recente pandemia di Coronavirus, le popolazioni indigene sono ancor più in pericolo, in assenza di adeguate cure sanitarie e mezzi di sostentamento, nel mirino di governi e interessi economici che le sovrastano.
Il progetto Human Forest nasce da un'esperienza di viaggio in solitaria nel cuore dell’Amazzonia (dall’Ecuador al Brasile). Nella remota Zòna Intangible del Parque Nacional Yasuní - creata in Ecuador nel 1999 a protezione del territorio di alcuni
gruppi indigeni - la fotografa ha incontrato nel 2017 i Waorani della comunità di Bameno, che hanno scelto volontariamente di tornare a vivere nella foresta dopo che nel 1956 erano stati presentati al mondo per la prima volta sulle pagine di LIFE e poi invasivamente civilizzati tra gli anni ‘60 e gli anni ‘70. Oggi, i Waorani sopravvivono sospesi tra uno stile di vita ancestrale di comunione con la foresta, sempre più compromesso, e una modernità predatrice, nell’indifferenza del mondo. Human Forest mette al centro del racconto le persone, volendo superare i classici stereotipi sulle popolazioni indigene e dando evidenza all'inscindibilità nella cultura amazzonica del rapporto tra esseri umani e foresta. Un invito alla riflessione sul senso profondo del limite e della condizione umana. “Waorani significa Umani. E’ da qui che credo si debba tutti ripartire”.