I percorsi digitali di Antibrote
Arte
Via Verginese, 56, Portomaggiore , FE, 44015, Italia
09/11/2025 - 30/11/2025
“I percorsi digitali di Antibrote” mostra personale di Florence Brandalesi a cura di Silvia Landi alla delizia Estense del Verginese - Gambulaga di Portomaggiore (Ferrara) – dal 9 al 30 novembre 2025.
Domenica 9 novembre 2025 alle ore 16:00 sarà inaugurata la mostra personale “I percorsi digitali di Antibrote” dell’artista ferrarese Florence Brandalesi e contestualmente presentato il libro “I percorsi digitali di Antibrote” a cura di Silvia Landi, con interventi, oltre ai rappresentanti istituzionali, di Elena Grinetti e Fabio Messina rispettivamente responsabile delizia Estense del Verginese e genealogista, scrittore e marito dell’artista. L’evento vanta i patrocini dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura), del Comune di Portomaggiore e di Ama Parco. La mostra rimarrà visitabile fino al 30 novembre 2025.
Silvia Landi, scrittrice e curatrice della mostra afferma: “I percorsi digitali di Antibrote” è una mostra d’arte, presso la delizia Estense del Verginese, dedicata alla creatività di Florence Brandalesi che utilizza la tecnologia digitale per realizzare le sue opere. Il titolo della mostra, è voluto, per rafforzare il percorso nell’arte digitale dell’artista e stimolare il fruitore che visita la mostra. Ho studiato un articolato percorso espositivo, che consente di entrare nel dettaglio della forma espressiva dell’artista che utilizza l’arte digitale per esprimere e confermare il suo talento nel contemporaneo. La mostra personale di Antibrote è composta di sei opere inedite esposte al piano terra (Magnetosfera, Universi in transizione, Conflagrazione, Ricordi d’Egitto, A casa d’Este e I giardini di Laura) e l’ultima creazione, “A cena con il fantasma”, esposta al secondo piano in un allestimento suggestivo. Inoltre, al primo piano dello spazio espositivo, una sezione speciale è dedicata alla biografia dell’artista attraverso quattordici opere d’arte: Nucleo, Soffio, Supernova, L’Aquilone, l’Orma, Getta le reti, Moto perpetuo, Apocalisse, La vita. Oltre la vita, Gli abissi di Antibrote, Alma, Tempesta emotiva, Rabbia e Introspezione”.
La pubblicazione dedicata alla mostra contiene i testi di Fabio Messina, che accompagnano la sezione biografica dell’artista: “Il percorso artistico di Antibrote si sviluppa e prende corpo lungo una serie di eventi che ne hanno caratterizzato la sua evoluzione. Grazie alla sua flessibilità ed alla sua notevole versatilità, Antibrote riesce ad esprimersi ed a integrare la sua visione in maniera perfettamente organica durante il suo percorso di condivisione con il pubblico, evitando sbalzi o forzature e mantenendo l'equilibrio fra le tematiche proposte e lo sviluppo della sua unità espressiva”.
Silvia Landi conclude: “La sede espositiva valorizza ulteriormente il lavoro di Antibrote e sono lieta che l’archeologa e responsabile della struttura, Elena Grinetti, appoggia e approva la mostra d’arte digitale nelle sale con un ricco testo che analizza e descrittive la storia e il presente della delizia Estense del Verginese. Una contaminazione degli spazi espostivi, attraverso la fantasia di Antibrote in perfetto equilibro e sintonia con la struttura, in un percorso di ricerca stilistica e valorizzazione dell’arte contemporanea, di estremo stimolo visivo per gli ospiti presenti durante la mostra, che sono lieta di presentare a Portomaggiore presso la delizia Estense del Verginese”.
Elena Grinetti, Responsabile Delizia Estense del Verginese interviene: “Delizia Estense del Verginese, è uno dei palazzi, tutt’ora esistenti nel territorio ferrarese, la cui storia è legata a quella della casata d’Este e che ne attestano ancora oggi la magnificenza, riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La storia del Verginese è intrecciata con quella di una donna, Laura Eustochia Dianti, oppure Laura da Este, come si firma nel 1572, una delle figure più emblematiche nella storia estense, unita indissolubilmente alla perdita del dominio estense su Ferrara. Figlia di un umile berrettaio, giunse alle attenzioni del Duca Alfonso I d’Este attorno al 1520, un anno dopo la scomparsa della sua seconda moglie, Lucrezia Borgia, avvenuta nel 1519. Certamente Laura ebbe un posto di primo piano sin dall'inizio della relazione con il duca e risale infatti al 1524 il primo atto di donazione di beni immobili estensi a Laura. Tre anni dopo viene alla luce il primo figlio, Alfonso, seguito nel 1530 da Alfonsino. Il 26 ottobre 1534, esattamente cinque giorni prima di morire, Alfonso le regala “le possessioni del Verginese”, ovvero terreni agricoli che facevano capo ad una piccola struttura in muratura. Negli anni immediatamente successivi, Laura ordina la ristrutturazione e la parziale riedificazione della Villa. L'artefice dei lavori sembra essere stato Girolamo da Carpi, il quale trasforma la struttura preesistente nel castelletto simmetrico, con quattro torri merlate agli angoli, bianco e rosso, visibile ancora oggi, immerso nella campagna del comune di Portomaggiore. La struttura non è stata modificata dal Rinascimento ad oggi, ma la Villa è stata privata fino al 1972, anno in cui viene acquisita dalla Provincia di Ferrara che ne segue il restauro: durante i secoli, le varie famiglie proprietarie ne modificano l’impianto decorativo interno, in particolare il piano terra viene dotato di cornici e stucchi alla fine del ‘700, mentre, tra la fine dell’’800 e i primi del ‘900 si interviene al piano superiore, decorando i soffitti delle stanze nelle torri con pitture in stile liberty.
L’appuntamento è quindi per domenica 9 novembre 2025 alle ore 16.00 alla delizia Estense del Verginese in via Verginese, 56 a Gambulaga, Portomaggiore (FE). La mostra sarà visitabile mercoledì e venerdì 8:30-13:30 – sabato e domenica 9:00-13:00 e 14:00-17:00 alla delizia Estense del Verginesw fino al 30 novembre 2025.


