Il Volto dell’altro

Arte

Ex Chiesa di San Paolo, Cattaro (Kotor) - Repubblica del Montenegro, Ulica 2, Cattaro (Kotor), Montenegro, 00100, Montenegro
04/11/2019 - 05/12/2019

Artista: UGO GILETTA

Mostra: Il volto dell’altro

Curatore: Marco Puntin

Luogo: Ex Chiesa di San Paolo, Cattaro (Kotor),
Repubblica del Montenegro

Durata: 5 novembre – 5 Dicembre 2019

Inaugurazione: Lunedì 4 novembre, dalle 20.00

Lunedì 4 novembre nella Ex Chiesa di San Paolo nella città di Cattaro (Kotor), nella Repubblica del Montenegro, si è inaugurata la mostra Il Volto dell’altro, una personale dell’artista Ugo Giletta (1957, San Firmino di Revello – Cuneo) che il curatore Marco Puntin ha voluto riproporre a 11 anni dalla presentazione della stessa nell’allora LipanjePuntin artecontemporanea di Roma e Trieste.
L’evento vuole sancire una tradizione ed un progetto espositivo iniziato a Cattaro nel 2014 con Un’opera per ricordare di Jannis Kounellis a cui ha fatto seguito nel 2015 la personale Love Difference. Un’opera per riflettere di Michelangelo Pistoletto e nel triennio successivo con alcuni giovani ed affermati esponenti dell’arte contemporanea Italiana.
La mostra che è organizzata dall’Università Popolare di Trieste e dalla Comunità degli Italiani di Cattaro, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia in Montenegro e la collaborazione del Comune di Kotor, s’ispira all’idea d’integrazione delle comunità italiane presenti in quell’area geografica.
Ed è proprio da questa idea d’integrazione e scambio culturale che Marco Puntin ha voluto fortemente presentare nella Ex Chiesa di San Paolo il lavoro di Ugo Giletta attraverso un nucleo di tele ad acquerello di grande formato.
Noti in ambito internazionale per la loro forza espressiva e l’enigmatica estraneità i Volti di Giletta sono i viaggiatori del nostro tempo, i migranti (anche economici) con cui dobbiamo quotidianamente confrontarci attraverso lo sguardo. Partite dal Piemonte nel 2008, queste tele, questi 20 Volti, hanno viaggiato passando da Roma a Trieste, da Bruxelles a Berlino, dalla Korea all’estremo oriente fino ad approdare ora in una terra, il Montenegro e le Bocche di Cattaro in particolare, nota per gli scambi culturali, economici e la forte tradizione marinaresca.
I Volti di Giletta non sono maschere, persone o tantomeno ritratti, quanto piuttosto essi sono simbolo e rappresentazione. Come scrive lo storico e critico d’arte Lóránd Hegy “...esattamente questa inquietante ambivalenza rende queste figure così suggestive ed interessanti, esattamente questa potenzialità latente di una storia vera le rende importanti per noi: portano con sé un messaggio, hanno un fondamentale significato per l’osservatore, suggeriscono la loro capacità di poterci comunicare qualcosa di essenziale, nonostante la loro indifferente, immobile realtà, nonostante il loro impenetrabile silenzio. Questo enigmatico, reale, suggestivo silenzio ha in sé qualcosa d’antico, arcaico, barbarico, qualcosa che ricorda le grandi esperienze condivise.”