Incontro – Confronto 07. L’artista Sandro Martini in dialogo con Luigi Sansone e Matteo Zarbo, curatori del suo catalogo ragionato.

Arte

Via San Jacopo in Acquaviva 65, Livorno, italia, 57100, Italia
27/06/2019

Sandro Martini nasce nel 1941 a Livorno e già a sedici anni lascia la città per avviare un percorso, prima di studio e poi di pratica artistica, in Italia e all’estero. Percorso che lo porta a inventare un linguaggio originale dove la pittura e la scultura strutturano spazi e ambienti fluidi, costruiti e dominati dal colore.
Cittadino del mondo ma sempre vicino alla sua Livorno, a cui l’artista ha dedicato memorie, progetti e installazioni, le sue opere sono presenti in collezioni nazionali e internazionali ma anche nelle Collezioni civiche di Livorno.

La serata estiva in Villa Mimbelli (ore 21, Sala degli Specchi, ingresso libero sino a esaurimento posti) è l’occasione, attraverso parole e immagini, per incontrare e confrontarsi con l’artista e il suo instancabile percorso visionario dove colore e forma costituiscono spazi inediti.

Nell’incontro, in dialogo con l’artista, vi sono i curatori del suo nuovo catalogo generale – uscito per Postmediabooks - Luigi Sansone e Matteo Zarbo. Ma è lo stesso Sandro Martini che si racconta al merito del rapporto tra pratica artistica e critica, tra opera e narrazione: “Ogni volta che mi veniva posta una domanda precisa e specifica su un'opera, è stato come se un grimaldello mi aprisse una porta e mi proiettasse in un momento della mia vita, spesso dolorosa o eccitante, ma la risposta era inadeguata all'indagine che stavamo facendo”.

Sandro Martini nel 1975, già da molti anni lontano dalla Toscana, viene invitato a realizzare una grande installazione per il Museo Progressivo d’Arte Contemporanea città di Livorno, nei locali dell’ottocentesca Villa Maria. Da questa installazione (un work in progress che arrivava alla sedimentazione delle tele a terra, sul piano) nasce l’acquisizione per le Collezioni civiche di Livorno delle due opere presentate oggi nel Luogo Pio Arte Contemporanea (Rosso e desiderio; Blu e desiderio, 1973). Le due opere, accompagnate da una sequenza fotografica in bianco e nero che traccia il percorso dell’installazione a Villa Maria componendo il lascito completo, sono ancora oggi testimonianza dell’installazione del 1975 ma anche di quella che potrà essere realizzata dall’artista nel futuro, secondo la pratica che corrisponde a gran parte della sua ricerca nella quale colore, tela, nastri, cavi e corde definiscono, di volta in volta, spazialità inedite.

Nel 2005, a trenta anni dal Museo Progressivo, la città di Livorno dedica a Sandro Martini una mostra antologica ai Bottini dell’Olio; nella medesima occasione l’Associazione React organizza e sostiene una nuova installazione dell’artista all’interno del Luogo Pio prima della sua ristrutturazione (oggi sede museale). In quest’occasione la grande opera di vetro Jemajà, che anticipava come “disegno nella trasparenza” l’installazione realizzata all’interno dell’ex chiesa, viene poi donata dall’artista alla Città e quindi stabilmente conservata e allestita ai Granai di Villa Mimbelli. Grazie alla donazione del Fondo React proprio nel dicembre 2018 entra infine nelle collezioni cittadine anche uno dei due “progetti” per l’installazione nel Luogo Pio.

“Tu non offri semplici tele appese ad una parete, ma pitture tridimensionali, vere sculture di colore vibranti nell’atmosfera.”
Luigi Sansone