? Invasioni. Riflessioni sul campo

Arte, Arti Performative

Fondazione Paolina Brugnatelli C.so Buenos Aires 66 , milano, Milano, 20123, Italia
13/11/2018 - 27/11/2018

To r n a r e@ I t a c a XII
Arte, cinema, musica, letteratura, poesia, teatro.
Mostra a cura di Mimma Pasqua e Maria Rosa Pividori
in collaborazione con 10.2! international research contemporary art

? Invasioni. Riflessioni sul campo

Dove Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma (Lavoisier)

…Ora guardiamoci intorno. Affondiamo
lo sguardo oltre le cose.
Vedremo tracce di passaggi
tumultuosi perché chi è entrato
lo ha fatto senza chiedere permesso.
Si è impadronito con atti di violenza
di un territorio e vi ha posto le sue tende.
Ora il nostro sguardo che indaga
compie un viaggio a ritroso
per capire. Il tempo ha sanato ferite e
ricomposto corpi.
L’incontro del Crati
col Busento deviato cela
allo sguardo Alarico invitto
preda di malarico morbo
coi suoi prodi. Fiori gialli
corposi sono cresciuti
sui campi desolati e il vento
ha ripreso il suo giro. In terra
di Calabria tracce anomale
di occhi cerulei, capelli/campi
di grano e insolite alte stature
ricordano nordiche discese
e castelli svevi/normanni
sono alti sulle colline a guardia
di un nemico che non c’è più.
Campeggiano su gente scura di pelle,
crini/ricciuta, occhi di carbone,
modeste stature, membra forti,
memoria d’invasioni da Sud,
dall’Africa vicina/lontana,
da un Medio Oriente filtrato
dalla Grecia madre, affine
nel gusto e nella lingua superstite
in montagne arroccate d’Aspromonte.
Calabri di selve boschive distrutte
bottino di Romani per navi nere di pece e
Americani sprezzanti e vincitori.
Gente di monti sovrastanti
il mare periglioso costruiscono
innumeri torri costiere cavallare
per avvisare di Turchi predatori
di ori, argenti e donne schiave.
E oggi? Oggi siamo noi Calabri,
transfughi, destinati all’espatrio
da Itaca bella e avara. Noi frutto
tardo d’invasioni e ora rifugio
di migranti disperati, riconciliati
dal tempo fecondo di passaggi,
terra rossa meticcia dove
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Mimma Pasqua