“La Notte più profonda”. Emiliano Maggi: un viaggio negli abissi della natura

Arte

Operativa Arte Contemporanea, Via del Consolato, 10, Roma, RM/Italia, 00186, Italia
05/06/2021 - 30/09/2021

L'articolo presenta la personale di Emiliano Maggi, passando in rassegna un nucleo di lavori recenti basati sulla lavorazione della ceramica e del ferro e sull'impiego della pittura ad olio.
Le opere, sono liberamente ispirate alla letteratura cinquecentesca di Giordano Bruno e, nello specifico, allo Spaccio de la bestia trionfante (1584), testo allegorico di filosofia morale ed emblema della battaglia anticlericale condotta dal filosofo. I lavori in mostra offrono un'occasione preziosa per portare alla luce una serie di riferimenti letterari, filosofici e religiosi contenuti nell’ arte raffinata e suggestiva di Maggi. Il corpus esposto è presentato come un viaggio negli abissi all’interno di una natura enigmatica e contraddittoria, la cui anima occulta è riportata alla luce dal processo artistico. La materia dinamica e consistente delle sculture, i preziosismi ottenuti dalla luminosità delle ceramiche e dai riflessi dorati del ferro, i corpi esili che si materializzano in una pittura acquosa e leggera svelano i misteri di una realtà magicamente visualizzata da Maggi.
La natura come riflesso della potenza divina e l’eterna lotta tra le forze occulte che pervadono l’universo sembrano essere le tematiche cardine dell’installazione. Essa si sviluppa negli spazi come una sfilata di immagini sospese in una dimensione spazio-temporale remota e divenuta finalmente accessibile. Tra i temi affrontati nell’articolo vi è la ricerca di un filo conduttore tra l’artista, creatore di figure ibride, appassionato di mitologia ed esoterismo, e il rivoluzionario Giordano Bruno, capostipite degli “eretici” ed antagonista di una religione convenzionale e preimpostata: l’ambizione di una nuova spiritualità volta a riscoprire il divino come parte integrante del mondo, la ricerca di un dialogo intimo uomo-natura per ripristinare l’antico contatto con la dimensione sovrannaturale sono aspetti che affiorano nelle tele esposte. Ad esempio, l’allusione al Male, che astutamente si annida nel mondo, si cela nell’immagine di bestie cornute o si incarna nei corpi di lupi feroci. In altri casi l’artista mette in luce il vincolo fraterno uomo-animale.
L’opera di Maggi concilia ancora una volta un forte coinvolgimento sensoriale ed emotivo con un’anima intellettuale che si nasconde oltre il fascino superficiale dei lavori. Simbolismi continui e riferimenti colti fanno delle opere un intreccio stratificato, un ammasso di ricordi, letture, immagini, leggende e fantasie.