La quarta fatica
Arte
Piazza Matteotti 13, Ripatransone, Ascoli-Piceno (AP), 63065, Italia
17/06/2023 - 06/08/2023
Spiritualità, esoterismo e mitologia convergono nella figura del cinghiale, animale che nel corso dei secoli è stato associato a concetti e significati agli antipodi tra loro. Dall'iconografia greco-romana che vede il verro selvatico raffigurato sui vessilli e nelle ceramiche più pregiate, alle recenti “crociate” legate agli eventi di cronaca locale: com'è accaduto che un animale così iconico e carico di leggende diventasse il nemico da combattere al di fuori del nostro recinto? La nuova mostra di Pasquale Gadaleta (Terlizzi, 1988) per Fiuto Art Space si sofferma su questo soggetto, ribaltando la visione propagandistica e il pensiero comune intorno all'animale, facendo luce sugli elementi archetipici e sul valore iconografico che da sempre riveste.
Curata da Alex Urso, la rassegna prende il titolo di La quarta fatica, e raggruppa una serie di opere che invitano a scoprire e a prendere confidenza con il lato più nascosto di questo animale demonizzato. Si passa dalle piccole ceramiche dal gusto “boccaccesco” (sculture nelle quali l'ungulato si lascia andare a situazioni di intimità cariche di ironia) alla preziosa tela a olio Cinghiali nella palude: un paesaggio minuzioso che riporta alla memoria gli ornamenti naturali delle stampe ukiyo-e giapponesi, con due verri ritratti all'interno di un delicatissimo scenario crepuscolare. Gli elementi dell'iconografia sacra tornano inoltre nel poderoso dipinto Grande quadro, con una famiglia di bestie che passeggia all'interno di una vegetazione dal sapore pompeiano, mentre la scultura in terracotta Cinghiale dormiente raffigura la creatura con una espressione di stasi, incongruente rispetto all'immagine feroce comunemente nota.
L'elemento mitologico e divino è il fil rouge di ognuna di queste opere. E come potrebbe non esserlo? I riferimenti sacri intorno al cinghiale sono da sempre innumerevoli, e a quelli l'artista attinge per dare vita alle sue immagini arcaiche e fiabesche. Sempre alla mitologia greca si ispirano il titolo della rassegna, La quarta fatica, e l'imponente scultura di cinghiale appositamente realizzata da Gadaleta e mai esposta prima, entrambi riconducibili alla figura di Eracle (o Ercole). Secondo il mito ellenico, fu proprio il cinghiale la quarta prova affrontata dall'eroe figlio di Zeus, passato alla storia per le celebri dodici imprese. Dopo aver imprigionato la cerva di Cerinea, il semidio fu inviato in Arcadia per catturare vivo il cinghiale di Erimanto: una belva selvatica di enormi dimensioni. Naturalmente Eracle riuscì nell’impresa, proseguendo alla fatica successiva e progredendo nel suo cammino di ascesa spirituale.
L'episodio mitologico è qui rievocato, seppur sovvertito da Gadaleta in funzione non dello scontro ma della convivenza con la bestia catturata. Così come nella sua canzone del 1979, L'era del cinghiale bianco, Franco Battiato auspicava a un rinnovamento spirituale e sociale, al ritorno a una condizione perduta, nelle minuziose opere di Pasquale Gadaleta si nasconde un desiderio di trasformazione, di convivenza con il nostro lato oscuro, al fine di superare l'annoso paradigma divisionistico tra uomo e natura.